Dopo le voci uscite nei giorni scorsi, il presidente francese ha confermato il suo ruolo nella trattativa tra calciatore e club.
Il destino di Kylian Mbappé sembrava segnato. Ancor di più dopo la tremenda eliminazione agli ottavi di Champions League. Per l’attaccante francese sembrava quasi la sfida tra passato, il Paris Saint-Germain, e il futuro, il Real Madrid. Non si può certo dire che Florentino Perez non ci abbia provato, ma alla fine il club di Parigi ha avuto degli argomenti miglior. 130 milioni di argomenti, per così dire, che hanno fatto la differenza. Il classe 1998, già campione del mondo con la Nazionale, è diventato il calciatore più pagato nella storia del calcio.
Ma siamo sicuri che la scelta di Mbappé sia stata esclusivamente economica? Negli ultimi giorni infatti in Francia si era sparsa la voce di un’ingerenza da parte del presidente della Repubblica nei confronti dell’attaccante del Psg. Anche se, una volta interpellato su questo argomento, Emmanuel Macron ha smentito con convinzione. “Ho avuto un colloquio con Kylian Mbappé – ha spiegato durante un’intervista – semplicemente per consigliargli di rimanere in Francia. Quando gli viene chiesto in modo informale e amichevole, è il ruolo di un presidente difendere il Paese“.
Un concetto ribadito più volte per cercare di sgomberare il campo da ogni tipo di dubbi e insinuazioni: “Assicuro che non intervengo in nessun trasferimento“, ha precisato Macron. “Sono come ogni cittadino quando si parla di sport, con la voglia di vedere una bella partita e di sostenere una squadra, in questo caso il Marsiglia“. Il resto è storia: Mbappé rimarrà al Psg almeno fino al 2025, data fissata per il suo rinnovo contrattuale.