Pensi di essere intercettato? Ecco tutti gli elementi da valutare per capire se il tuo dispositivo è tenuto sotto controllo
Il tema delle intercettazioni resta attuale nel tempo, sempre più spesso infatti si apprende soprattutto dai tg che tramite esse si arriva a scoprire reati legati alla criminalità. Nella fattispecie ultimamente si sente parlare del Trojan Horse o anche detto Trojan di Stato.
I termini in questione indicano un programma informatico che, una volta installato nel cellulare o nel computer, è in grado di attivare il microfono e la webcam per effettuare delle indagini; in questo modo non c’è bisogno di cimici perché per rischiare di essere intercettati basterà solamente scaricare una mail, una foto o un video, un file, un’app e così via.
Per scopi investigativi l’uso del Trojan è consentito nel domicilio, a condizione che vi siano fondati motivi, le intercettazioni riguardino reati gravi e\o siano contro la Pubblica Amministrazione e commessi dai pubblici ufficiali e dagli incaricati di un pubblico servizio. Le intercettazioni vengono autorizzate solo se indispensabili per le indagini.
Ad ogni modo, riporta laleggepertutti.it, il Trojan può insinuarsi in qualsiasi dispositivo (smartphone, tablet, computer) e come è possibile capire se si viene spiati? Ci sono una serie di ‘inidizi’ che possono svelare se il tuo dispositivo è sotto controllo. E’ bene quindi fare attenzione nei seguenti casi: se ti accorgi di un utilizzo anomalo dei dati, il dispositivo si riavvia all’improvviso senza una ragione, durante le conversazioni avverti rumori o voci estranee, ricevi messaggi con simboli e numeri disposti in una sequenza apparentemente priva di significato, la batteria dura meno del previsto, si verifica un surriscaldamento anomalo dell’oggetto anche quando è inattivo e/o lo smartphone, così come il pc o il tablet, impiega molto tempo per spegnersi o comunque ha un rallentamento eccessivo. Se si presentano questi elementi con molta probabilità il dispositivo è soggetto ad intercettazioni.