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Cronaca

Chi è la donna russa che “spaventa” il premier Draghi?

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Cristiano

In tanti si stanno chiedendo chi sia la donna russa che “spaventa” (e non poco) il presidente del Consiglio Mario Draghi? Ennesimo attacco dal Cremlino nei confronti del nostro paese

Mario Draghi (Ansa Foto)

Secondo quanto riporta il quotidiano ‘Corriere della Sera‘ nel nostro paese c’è una rete che è assolutamente d’accordo con le idee del presidente russo, Vladimir Putin. Non sono altro che dei centri di disinformazione che spingono la propaganda che arriva dal Cremlino. Un vero e proprio allarme per i nostri dispositivi di sicurezza poiché cercano di boicottare le idee e le opinioni delle persone in merito al conflitto che si sta verificando in Ucraina, oggi arrivato al giorno numero 103.

A quanto pare questi servizi segreti sono andati fino in fondo in questa vicenda e sono venuti a capo di una cosa: si tratta di parlamentari, manager, giornalisti e lobbisti. Tanto è vero che è in atto una indagine partita proprio dal Copasir. Sono stati raccolti un bel po’ di materiali: ovvero canali usati appunto per la propaganda che ha ricostruito i contatti tra gruppi e singoli personaggi. Ovviamente al centro dell’attenzione non ci può che essere la rete, internet ed il web, fonte principale di questa guerra.

Maria Dubovikova, la donna che terrorizza Draghi

Maria Dubovikova (screenshot video YouTube)

Tra i nomi di coloro che portano avanti questa iniziativa spunta anche quello di Maria Dubovikova. Una giornalista molto conosciuta in Russia e che è seguita da un bel po’ di follower su Twitter: quasi 40mila persone la seguono e leggono i suoi messaggi. La si può trovare con l’account “@politblogme”. Perché aver fatto il suo nome?

A quanto pare è stata la prima a coordinare e condurre gli attacchi che hanno colpito diversi siti in Italia, subito dopo l’invio di armi del nostro paese in favore dell’Ucraina. Non è finita qui visto che la rete di Mosca  insisteva sulle bolle di spedizione dei dispositivi militari. 

Datata 11 marzo, ovvero quasi tre settimana dopo l’inizio del conflitto. In quella occasione nel mirino è finito Pietro Benassi, rappresentante diplomatico italiano presso l’Ue nonché ex consigliere diplomatico di Conte a Palazzo Chigi. Anche se il vero obiettivo principale non è altro che il premier Mario Draghi, colui che ha dato il ‘via libera’ per l’invio di forniture militari.

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