Occhio a monti e boschi, cioè quei luoghi dove l’erba è incolta e la situazione diventa più pericolosa. Non bisogna sottovalutare il problema, invece spesso succede: mi raccomando pensate a coprire bene gambe e braccia.
Allarme zecche, soprattutto sui monti e nei boschi. È stata segnalata una presenza anomala e numerosissima di zecche con larghissimo anticipo rispetto all’estate. Erba alta e prati incolti, un problema comune un po’ in tutta Italia, possono sicuramente contribuire alla diffusione del parassita. Qualcosa che va scongiurato.
L’esplosione anticipata del caldo ha comportato il proliferare della popolazione di ungulati come i cinghiali. Non vanno sottovalutate, le zecche: sono infatti un vero pericolo a differenza di ciò che pensano tante persone. I Corpi Forestali ammoniscono di fare attenzione pure sui sentieri. Tra le patologie che possono essere trasmesse all’uomo c’è la malattia di Lyme o la meningoencefalite Tbe (Tick Borne Encephalitis), che è di origine virale. Bisogna evitare l’erba alta, coprire bene le gambe e le braccia con pantaloni e t-shirt adeguate. La pelle, al termine dell’escursione, va comunque ricontrollata con scrupolo.
Ma cosa fanno nello specifico le zecche? In poche parole viene iniettata una sostanza anestetica che non fa percepire la loro puntura. Sono in grado anche di rimanere sul tessuto in cerca di un lembo di pelle da pungere. Spesso purtroppo ci riescono. L’ultima informazione è relativa a come togliere le zecche se siete stati punti: l’operazione è delicata ma non complicata. Nel caso di problemi di salute è lecito rivolgersi al pronto soccorso o alla guardia medica.