Caricabatterie universale, svolta clamorosa: tutto quello che serve sapere

Caricabatterie universale, svolta clamorosa: tutte le informazioni e soprattutto quello che serve sapere in merito a questa vicenda

Caricabatterie universale, svolta decisiva
Caricabatterie universale, svolta decisiva (screenshot video YouTube)

La notizia è degli ultimi minuti. In realtà se ne stava parlando già da un bel po’ di tempo, ma solamente nella giornata di oggi è arrivata l’ufficialità. L’Unione Europea ha raggiunto uno storico accordo politico per l’introduzione di un caricabatterie universale. Per tutti i tipi di telefono cellulare, tablet e fotocamere digitali. Ad annunciarlo ci ha pensato direttamente la Commissione per il Mercato interno del Parlamento Europeo. In cosa consiste tutto ciò? Bisogna utilizzare  un punto di ricarica comune USB-C per tutti i dispositivi mobili e di rendere i protocolli software di ricarica interoperabili tra marchi.

L’obiettivo è chiaro: bisogna ridurre i rifiuti elettronici ed anche imporre lo stop alla vendita di caricabatterie nuovi per ogni tipo di dispositivo. In questo caso i consumatori avranno la possibilità di utilizzare i loro vecchi cavi. Quando accadrà tutto questo? Entro l’autunno del 2024. Tutti gli oggetti riportati e scritti in precedenza dovranno avere una porta USB-C, indipendentemente dal produttore.

Ue, trovato accordo su caricabatterie universale

Caricabatterie universale, svolta decisiva
Caricabatterie universale, svolta decisiva (screenshot video YouTube)

Le novità non sono affatto finite qui visto che anche i laptop dovranno essere adeguati ai requisiti entro i 40 mesi dall’entrata in vigore. Non solo: la velocità di carica dovrà essere armonizzata, in modo tale da consentire agli utenti di poter caricare i propri dispositivi alla stessa velocità con qualsiasi tipo di caricabatterie compatibile.

Facendo in questo modo si andrà a risparmiare  fino a 250 milioni di euro all’anno sugli acquisti di caricabatterie non necessari. Anche questo ha voluto sottolineare, con una nota, il Parlamento europeo che hanno voluto aggiungere anche un qualcosa che probabilmente non tutti conoscevano: i caricatori smaltiti e non utilizzati rappresentino circa 11mila tonnellate di rifiuti elettronici all’anno. Le nuove regole non andranno in vigore fino a quando non verranno messi sul mercato.

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