Insieme alle difficoltà economiche, causate da pandemia e guerra, arriva sulle tavole degli italiani anche il caro prezzi.
Mentre infatti si assiste alla ripresa dell’inflazione, unita alla speculazione e alla scarsità delle materie prime, gli italiani si trovano a dover fare fronte a rincari di ogni genere. Per molti anche soltanto fare la spesa è diventata una caccia ai prezzi più bassi, con prodotti alimentari che sono aumentati in media fino al 70 per cento.
Per fare un esempio, un bene di primo consumo come la pasta è arrivata ad aumentare di oltre il 16 per cento. Che è una cifra incredibilmente alta, se si considera che si tratta di un alimento sempre presente nelle tavole degli italiani. Il rincaro è dovuto nel caso italiano principalmente alla siccità in Canada, uno dei maggiori fornitori di grano nel nostro Paese, che ha fatto lievitare il costo del processo di lavorazione.
Gli aspetti che incidono di più sull’aumento dei prezzi
Un altro aspetto che incide in maniera determinante sui prezzi dei generi alimentari riguarda anche i trasporti. Ci sono infatti ad oggi molte navi che restano nel viaggio tra il luogo in cui i prodotti vengono raccolti, il campo, e il consumatore finale. Per questo la frutta e la verdura registrano vari balzi in avanti dei prezzi, che a volte arrivano fino al nove per cento.
In alcuni casi, come ad esempio quello delle ciliegie, gli aumenti subiti riescono a raggiungere cifre stratosferiche, fino al 500 per cento. Lo stesso aumento riguarda anche carni e formaggi, che costano tra il 5 e il 6 per cento in più. Analoga crescita riguarda l’aumento dei prezzi del pesce, intorno al 7 per cento, dovuti all’aumento del gasolio per i pescherecci.
Altri problemi di non poco conto riguardano il mais, e il fatto che gran parte di quello inutilizzato arrivi da Kiev, e l’olio di semi, con incrementi di oltre il 70 per cento. Al punto che in molte regioni italiane si è tornati a seminare girasoli. Oppure il costo di vetro e carta, che si riflettono anche sul prezzo degli imballaggi. Chi pensa però che si tratti di una fase solamente transitoria dovrà ricredersi. Gli esperti infatti sostengono che la tendenza al rialzo sia destinata ad inasprirsi, anche nel medio periodo.