Un recente studio evidenzia i pericoli di un utilizzo eccessivo di questi contenitori. Ecco come comportarsi per evitare problemi
I contenitori da cucina in alluminio per il cibo, sono super utilizzati da tutti. E’ il modo più comune ed economico di portare il pranzo o la cena in giro con noi. Per chi ha pochi minuti da dedicare alla pausa pranzo e non ha tempo per recarsi in mensa o alla vicina rosticceria, per chi preferisce prepararsi il pasto da casa, o semplicemente per chi vuole risparmiare tempo e denaro, l’utilizzo dei contenitori di alluminio è quasi indispensabile.
Ma i contenitori (oltre ad essere comunemente sfruttati per il cibo d’asporto) vengono anche utilizzati per preparare le nostre pietanze preferite a casa. Molto spesso vengono usati come vere e proprie teglie da inserire nel forno, soprattutto quando vengono cucinate porzioni di cibo non esagerate. Ma secondo uno studio del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare (CNSA), esistono dei rischi che potrebbero derivare dall’uso di queste teglie realizzate in alluminio. Tanto da compromettere addirittura la nostra salute.
Alla praticità che queste teglie ci regalano, si aggiungono quindi i rischi, legati essenzialmente alla composizione in alluminio. Lo studio del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare è stato realizzato già nel 2017 ed ha evidenziato i forti rischi legati all’eccessivo utilizzo di questi materiali in ambito alimentare. Secondo un documento del CNSA, l’alluminio per alimenti contenuto nella carta stagnola e nelle vaschette metalliche può costituire un potenziale rischio per la salute delle persone più sensibili. Si tratta di bambini, anziani e donne in gravidanza. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha inoltre fatto luce sulle dosi settimanali tollerabili dal nostro organismo: secondo il loro studio, questa quantità sarebbe di dirca un milligrammo per ogni chilo di peso: 20 mg quindi per un bambino di 20 kg, mentre un adulto che ne pesa 80, potrà sopportare 80 mg a settimana.