L’uomo, un marocchino che da 20 anni gestiva il Lido, ha visto i bimbi in difficoltà e si è sacrificato per salvarli
Ha sacrificato la sua vita per salvare due bambini che stavano per annegare, ed è poi deceduto, colto da un malore. Rahhal Amarri è l’eroe di questa triste storia, che si è consumata sulla spiaggia di Castel Volturno. L’uomo è riuscito nell’intento di riportare a riva entrambi i bambini che si dimenavano in acqua, ma una volta messi in salvo, è caduto sulla sabbia, stremato.
L’uomo, un marocchino che da 20 anni viveva nel comune del litorale casertano dove gestiva il lido dove e’ avvenuta la tragedia, non ha avuto dubbi o ripensamenti. Si è tuffato in mare con l’obiettivo di portare in salvo i due ragazzi. e non ha pensato neanche per un attimo che quella decisione potesse costargli caro. Il dramma è avvenuto al Lido dei Gabbiani di Castel Volturno. Erano circa le 10 del mattino quando Amarri ha avvistato i due ragazzini in pericolo, che a causa delle forti correnti non riuscivano a tornare a riva. Si dimenavano e gridavano per allertare i bagnanti. Il 42enne li ha visti e si è gettato in mare. Ne ha salvato uno, lo ha portato a riva e si è rituffato per salvare l’altro, ma in acqua ha accusato un malore e di lì a poco il suo corpo esanime è riaffiorato in superfice.
Un pescatore con una piccola imbarcazione ha visto il bimbo ed afferrandolo per un braccio lo ha trasportato sulla propria imbarcazione. Il bagnino del lido è poi giunto con il pattino di salvataggio ma per Amarri non c’è stato più nulla da fare. Il personale del 118 che è giunto sul posto in pochi minuti non ha fatto altro che constatare il decesso dell’uomo. Avvenuto, secondo le prime ricostruzioni, per arresto cardiocircolatorio. Sul posto la Guardia Costiera e il pm di turno della Procura di S. Maria Capua Vetere.