“E’ assurdo, è il posto peggio trattato d’Italia, ed è la capitale. Risolvere il problema qui, sanerebbe il 20% della giustizia a livello nazionale”
Se non è caos, poco ci manca. Il Tribunale di Roma e negli uffici del Giudice di Pace, ma anche oltre, è emergenza personale. Anzi totale. Mancano le persone e si sta facendo poco o nulla per risolvere la situazione, ma da anni, non certo da adesso. I vuoti della pianta organica arrivano addirittura al settanta per cento delle risorse umane disponibili. E a farne le spese è l’intera macchina della giustizia della capitale che cammina male e col freno tirato, dando anche grossi problemi alla giustizia vera e propria in tanti casi, dove si trova, tra l’altro, il Tribunale più grande d’Italia, uno dei più grandi d’Europa. Una situazione paradossale, grave che a pochi giorni dal referendum sulla giustizia va risolta, e anche in tempi brevi. A parlarne con noi di Notizie.com in maniera approfondita è il Presidente dell’Ordine degli avvocati di Roma, Antonino Galletti: “Purtroppo le carenze di organico sia di magistratura che di personale amministrativo hanno raggiunto dei numeri incredibili, in termini di efficienza sinceramente non mi stupisco perché la situazione è drammatica. i giudici di pace dovrebbero essere circa 200, ma in realtà sono 62, per non parlare del personale amministrativo che dovrebbero essere circa 1200 e all’appello ne mancano circa 450. E non è drammatica come situazione? Non lo so ditemi voi…”
E’ duro Galletti, anche se allo stesso tempo tenace ma anche sconsolato perché sono anni che la situazione è in questo stato: “Il ministro coi soldi del Pnrr ha costituito il cosiddetto ufficio del processo, però sono tanti assunti ma sono funzionari a tempo determinato e non possono supplire ai lavori che dovevano fare figure professionali tipo i cancellieri, il cancelliere esperto, né tantomeno il magistrato. Ho scritto al Presidente della Repubblica, al Ministro della Giustizia e al Ministro Brunetta da pensare seriamente di fare delle procedure di reclutamento straordinario sia per quanto i mezzi salari e sia per il personale amministrativo”.
“Sui magistrati c’è l’opposizione dei magistrati stessi a fare procedure straordinarie – spiega Galletti a Notizie.com -, ma i concorsi che vengono fatti ogni due-tre anni a 300 posti non sono più sufficienti, bisogna prendere atto. Quelli invece per impiegati amministrativi non vengono fatti da anni e quei pochi fatti sono appena sufficienti a coprire pensionamenti quota 100 e ai vari esodi che ci sono stati in questo lasso di tempo, almeno personale amministrativo si faccia una procedura straordinaria ora la legge lo consente le procedure di selezione vengono fatte grazie a riforme e in maniera telematica, se solo ci fosse volontà politica e stanziassero fondi in tre quattro mesi concorso specifico da destinare a Roma“. E ancora, Galletti sottolinea quale sia il problema e la soluzione: “Lo dico non solo come presidente dell’ordine di Roma, ma risolvere il problema della giustizia a Roma, vuol dire risolvere per il 20% della giustizia a livello nazionale. Cominciamo dalle grandi città, non dico che devono essere privilegiate ma nemmeno restare come fanalino di coda. Siamo all’assurdo che il tribunale di Roma è il più maltrattato d’Italia”.
Sui Referendum, Antonino Galletti spiega: “Sostengo il si a tutti e tre i quesiti, come la stragrande maggioranza degli avvocati, in realtà mi auguro che la gente vada a votare anche chi la pensa diversamente esprima il suo no a quelli che ritiene non siano i migliori, sarebbe utile che tutti andassero a votare. Temi di assoluta importanza e di assoluto rilievo è un peccato che molti decidano di andare al mare invece di far sentire la propria voce salvo poi lamentarsi del sistema della giustizia che non funziona…”. E’ un fiume in piena il Presidente Antonino Galletti: “Ora purtroppo non c’è un referendum sul ripianamento delle piante organiche perché quello dovrebbe avvenire con le leggi vigenti, ma non si doveva arrivare a questo punto, si doveva intervenire prima. Ogni inaugurazione dell’anno giudiziario con i vari Ministri che si sono avvicendati la situazione è peggiorata, e su questo l’avvocatura e la magistratura la pensano allo stesso modo, siamo tutti sulla stessa linea lo denunciano da tempo il Presidente del Tribunale di Roma e quelle della Corte d’Appello di Roma. Spetta alla politica provvedere, so che ci sono delle interrogazioni parlamentari, spero che qualcosa si possa muovere. C’è anche una quantità importante di personale drammatica, stessa cosa vale per i magistrati, che addirittura viene prestato ad altre amministrazioni, quanto meno si facciano rientrare quelli che sono stati prestati generosamente ad altri ministeri che invece potevano restare al servizio essenziale all’amministrazione della giustizia in particolare sulla città di Roma”. E sui magistrati che sono in subbuglio sulla Riforma Cartabia, Galletti ribadisce: “Su molte cose siamo meno distanti, quando si parla di magistrati bisogna distinguere quei pochi che fanno politica giudiziaria da quelli che hanno incarichi di responsabilità e che normalmente non si filava nessuno. anziché intervistare Davigo o i capi corrente, intervistassero chi ha funzioni di responsabilità, le direbbero le stesse cose che le sto dicendo io“. E su questo non ci sono dubbi di nessun genere.