Immagini incredibili: un pugile perde il contatto con la realtà e, in evidente confusione, cerca di colpire un avversario immaginario
Per qualcuno la boxe resta lo sport più nobile. Quello in cui la fisicità, l’atletismo e la tecnica, si uniscono in un mix unico. Da sempre il pugilato resta uno degli sport più discussi: tra chi ne elogia la bellezza e chi ne critica la brutalità. A giudicare dalle immagini che vedrete in fondo all’articolo, esistono sfide destinate ad essere ricordate per sempre. A causa dei danni inflitti ad uno degli atleti.
Nel pugilato chi resta in piedi, vince. Anche dopo aver subito colpi durissimi. Ma fino a quanto si può resistere? Ed è normale portare il fisico di uno dei due atleti fino all’esasperazione? Quasi a raggiungere il limite? La domanda torna di moda alla luce di ciò che è successo nello scorso Week-end a Durban, in Sudafrica, nel corso del decimo round di un match valido per il titolo africano dei pesi leggeri della WBF. A sfidarsi sul ring due pugili che hanno iniziato da poco la loro carriera professionistica.
Due giovani con poca esperienza: il sudafricano Simiso Buthelezi (4 vittorie e una sconfitta da professionista) e il connazionale Siphesihle Mntungwa (7 vittorie, una sconfitta e due pari). Buthelezi ha dominato la sfida e nel decimo round, dopo aver colpito più volte l’avversario, lo ha mandato al tappeto. L’arbitro ha fatto rialzare Mntungwa e ha annunciato la ripresa dell’incontro, ma ad un certo punto è accaduto un qualcosa di clamoroso. Di totalmente inaspettato e visto poche volte sui ring. Buthelezi ha perso il controllo della situazione, si è girato dalla parte opposta rispetto al suo avversario e ha cominciato a scagliare una serie di colpi nel vuoto, convinto di attaccare un pugile che aveva di fronte.
Le immagini hanno gelato il pubblico, l’arbitro (che ha sancito la fine della gara, consegnando il successo a Mnutungwa) e il telecronista, che ha espresso frasi di disappunto verso lo spettacolo che stava commentando. Buthelezi poco dopo ha perso i sensi ed è stato condotto d’urgenza in ospedale, dopo essere stato portato via in barella. Ancora riserbo sulle sue condizioni.