Durante la presentazione del film ‘Romanzo di un mostro’ i protagonisti hanno raccontato come nasce il progetto: “Vogliamo incuriosire e risvegliare le menti”
Questa mattina nella sala Deluxe della Casa del Cinema di Roma c’è stata la presentazione, con annessa prima proiezione nazionale, di “Romanzo di un Mostro”, film corto della durata di 30 minuti prodotto dalla Human Film International. Il film è scritto e diretto dal regista e autore Daniele Santamaria Maurizio ed è liberamente ispirato agli ultimi due duplici omicidi del mostro di Firenze. La mattinata è stata arricchita da una
conferenza di presentazione a pubblico e stampa nella quale il produttore Manuel Kerry e il regista e autore Daniele Santamaria Maurizio hanno raccontato ai microfoni di Notizie.com le caratteristiche e le finalità del progetto cinematografico, rivolto ad un pubblico appassionato del genere “Noir”.
“Ho scelto questo tema, guardandolo da un punto di vista diverso, perché – spiega il regista Daniele Santamaria Maurizio – fare un film sul mostro di Firenze con annessa vicenda giudiziaria probabilmente ad oggi non avrebbe senso in quanto la materia giuridica è in continua evoluzione e non si è riusciti a mettere un punto dopo 50 anni; non più tardi di un mese fa infatti sono state riaperte le indagini. L’idea invece era quella di partire dall’analisi di come nasce un serial killer, come poteva essere, come si è evoluto e cosa lo ha portato ad avere quegli atteggiamenti; mi sono voluto soffermare su questo aspetto, documentandomi chiaramente. Non è un docu-film, è un film a tutti gli effetti che ha un suo connotato specifico: l’introspezione psicologica del presunto ‘mostro di Firenze’. Dal pubblico mi auguro una bella risposta, incrocio le dita e vedremo: essendo il terzo capitolo di una trilogia aspettiamo che sia composto con il secondo e tireremo poi le somme. Spero che questa mia trovata innovativa’ colga di sorpresa e rapisca l’attenzione“.
A lui si unisce poi il produttore Manuel Kerry: “Ho preso parte al progetto per l’idea geniale del regista, lo ringrazio perché pochi oggi fanno così il cinema d’autore: ha qual piglio in più che mi ha incuriosito e sono fiero di aver sposato i suoi soggetti ed i suoi manoscritti, perché lui stesso, in prima persona, collabora con gli sceneggiatori. Inoltre sono stato favorevole all’idea perché penso che questo lavoro possa risvegliare le menti a livello storico, per me la sua idea è stata unica. Ancora oggi non vi è chiarezza sulla vicenda e questo mi ha stimolato ulteriormente. Il messaggio per il pubblico? Avere il coraggio di essere sempre se stessi e metterci il cuore, non a caso la nostra casa di produzione si chiama Human Film International e questo la dice lunga. Dal film ognuno può recepire un senso diverso, per noi il mostro viene da uno storico infantile, da anni complicati. Questa sfaccettatura mi piace e spero che il medio-metraggio sia valido per un progetto pilota, per una serie televisiva o un film per le sale. Oggi c’è un piccolo accenno che spero colpisca“.
La presentazione è stata moderata dal giornalista e conduttore
radiotelevisivo Stefano Raucci (voce di “Radio Radio”) e dall’attrice Noemi
Gherrero (vista in tv nella famosa serie “I Bastardi di Pizzofalcone”)
conduttrice di “Le Parole per Dirlo” su Rai3, che hanno dato voce anche agli attori del cast presenti per parlare del loro approccio alla pellicola.
