L’indimenticabile sette volte campione del Mondo della Formula 1 ha lasciato un grande ricordo tra i suoi tifosi e tra i compagni di squadra
Considerato il miglior pilota di Formula 1 di sempre, detiene diversi record davanti a grandi nomi quali Alain Prost, Ayrton Senna, Niki Lauda, Juan Manuel Fangio e Lewis Hamilton. 7 titoli mondiali, 91 vittorie, 155 podi, questi i numeri di Michael Schumacher, un mito assoluto.
E’ l’esempio di pilota capace di migliorarsi nel corso degli anni, al talento naturale ha unito la capacità di affinare la condotta di gara, adattando il suo stile di guida al mutare delle condizioni e pianificando in anticipo ogni eventualità, il tutto mantenendo sempre una guida al limite. Ciò anche grazie al duro allenamento a cui sottoponeva il proprio corpo, superiore a quello dei colleghi della sua generazione, riuscendo così a trascinare ingegneri, meccanici e tutto il resto del team a dare il massimo anche oltre i propri limiti e capacità.
Fin dai primi anni della sua carriera ha fatto capire che era di un altro spessore, di un livello più alto, e quando portò la Benetton Formula 1 ai primi due titoli mondiali, cominciarono ad arrivare i primi paragoni con i grandi del passato. Come Fangio? No, come Lauda? Forse nessuno è stato come lui: veloce, calcolatore, spietato, campione. Infatti dopo l’epopea Ferrari è diventato davvero il più grande di tutti.
Purtroppo l’incidente sugli sci, che ha letteralmente congelato non solo la sua carriera, ma anche la sua vita, ha lasciato strada libera ai nuovi assi del volante e su tutti Lewis Hamilton che in pochi anni, alla guida di una incredibile vettura come la Mercedes, è arrivato a vincere ben 6 titoli mondiali, uno soltanto dai 7 che sembravano irraggiungibili di Schumy. I paragoni tra i due sono diventati automatici.
Dei due aveva parlato qualche tempo fa anche Felipe Massa, che ha condiviso con Schumacher i box di Maranello. In una recente intervista, pur sottolineando come sia sempre complicato fare paragoni tra due grandi piloti, ha affermato: “Posso dire che entrambi sono incredibili e talentuosi anche se diversi, piloti completi in tanti settori. Sul lato tecnico, Michael è superiore. Non vedo Lewis lavorare massicciamente con gli ingegneri, capire tutto dal punto di vista tecnico. Non credo che conosca la sua monoposto al 100%. Ma ha più talento puro”.