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Esteri

Ucraina, Disastroso il rapporto sull’agricoltura: numeri da terrore vero

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Daniele Magliocchetti

Il ministero fa un bilancio della semina primaverile: la guerra e i combattimenti stanno mettendo a dura prova un raccolto da brividi

La guerra è più dura di quello che si possa pensare. Non solo un’emergenza dal punto di vista energetico, col gas che diminuisce sempre di più, a preoccupare adesso, e col passare dei giorni sempre di più, è la raccolta delle principali colture primaverili per il 2022. Numeri che, se confrontati con l’anno scorso, mettono i brividi e fanno pensare al peggio, non solo per l’Ucraina ma per il mondo intero, anche perché il paese ucraino è tra i maggiori esportatori del pianeta. I timore è che tutto è contraddistinto dal meno rispetto al 2021, il bilancio della semina primaverile in Ucraina. “Al 2 giugno, le aree seminate per le principali colture primaverili per il raccolto 2022 nel territorio controllato dall’Ucraina ammontano a 14.161,3 ettari, ovvero a 2.755 ettari in meno rispetto all’anno scorso (16.916,3 mila ettari)“.

Il rapporto del raccolto del ministero dell’Agricoltura ucraino mette i brividi (foto Ansa)

E’ la relazione fornita all’Adnkronos dal Ministero dell’Agricoltura ucraino che riferisce: “Secondo i dati operativi delle unità strutturali delle amministrazioni statali regionali, che si occupano dell’attuazione delle funzioni sullo sviluppo agroindustriale, la semina delle colture primaverili è stata effettuata in 23 regioni dell’Ucraina. La regione del Luhansk è l’unico territorio che non è stato possibile seminare a causa dell’estensione dei combattimenti“. “Le mine, le ostilità e l’occupazione temporanea di parte del territorio ucraino hanno influito sulla qualità della semina e sulla quantità di territorio in meno seminato – precisa il Ministero nel rapporto – A causa dell’aggressione militare russa, gli agricoltori hanno ridotto l’area di semina di colture quali girasole e mais e hanno incrementato l’estensione della superficie dedicata a colture più semplici da produrre ma importanti dal punto di vista della sicurezza alimentare, come piselli, orzo e avena”.

I dati di semina della colza invernale: seminata su una superficie di 1.414.000 ettari, ovvero 442.000 ettari in più rispetto al 2021

Il rapporto disastroso del ministero dell’agricoltura ucraino (Foto Ansa)

Nonostante ciò “il raccolto senz’altro assicurerà il fabbisogno interno ma è difficile prevedere già da adesso in quali quantità”. Si preannuncia tuttavia un consistente riscontro sul fronte colture di ortaggi, soia, colza, orzo e grano primaverile. Minore sarà invece la raccolta di mais Per quanto riguarda il grano, il Servizio statistico statale riferisce che la semina delle colture invernali per il raccolto 2022 è stata effettuata su una superficie di 7,6 milioni di ettari, ovvero 0,3 milioni di ettari in meno rispetto al 2021. In particolare, sono stati seminati 6,5 milioni di ettari di frumento invernale e triticale, quindi 0,3 milioni di ettari in meno rispetto al 2021; 109mila ettari di segale, ovvero 63mila ettari in meno rispetto all’anno scorso; e 969 milioni di ettari di orzo, ovvero 163mila ettari in meno rispetto al 2021.

In contro tendenza i dati di semina della colza invernale: seminata su una superficie di 1.414.000 ettari, ovvero 442.000 ettari in più rispetto al 2021. Nonostante la distruzione dei depositi di petrolio e di altre infrastrutture abbia impattato negativamente sulla semina, un recupero si è avuto grazie alle colture primaverili: “Abbiamo seminato un 80 per cento di terreni in più rispetto all’anno scorso, ma la qualità della semina è peggiore a causa della mancanza di semi, fertilizzanti, erbicidi e combustibile – si legge nel rapporto del ministero dell’Agricoltura all’AdnkronosPrevediamo che non riusciremo a completare la raccolta invernale a causa dell’occupazione russa e delle mine nei campi. In tali condizioni, stimiamo un prossimo raccolto inferiore del 50% rispetto allo scorso anno, quindi di circa 44 milioni di tonnellate. Il raccolto lordo previsto di cereali e legumi nel 2022, escludendo i territori temporaneamente occupati, è di circa 48 milioni di tonnellate contro 86 milioni di tonnellate dell’anno record 2021; per il girasole 9,7 milioni di tonnellate, contro i 16,4 milioni di tonnellate del 2021″. L’elenco delle semine primaverili effettuate come riportato dal Dicastero frumento primaverile: 189,3 mila ettari (nel 2021 in questo stesso periodo erano stati seminati 162,8 mila ettari, nel 2021 in totale 192,1 mila ettari); orzo primaverile 948,3 mila ettari (nella primavera 2021 erano stati seminati 1.337 mila ettari, in totale nel 2021 1.337 mila ettari); 32,4 mila ettari di colza primaverile (nel 2021 ne sono stati seminati 33,2); avena 157,4 mila ettari (nella primavera 2021 sono stati seminati 177,9 mila ettari, nel 2021 in totale 177,9 mila ettari); piselli 130,6 mila ettari (nella primavera 2021 ne sono stati seminati 214,7 mila ettari, nel 2021 in totale 242,1 mila ettari); grano saraceno 68,8 mila ettari (primavera 2021, 61,6 mila ettari, durante tutto il 2021 ne sono stati seminati in totale 84,0 mila).

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Daniele Magliocchetti