Ucraina, non solo la guerra: scatta allarme ‘colera’ a Mariupol

Ucraina, a Mariupol scatta l’allarme colera. La situazione non è assolutamente delle migliori visto che si sta trasformando in una bomba sanitaria

Mariupol, scatta l'allarme colera
Mariupol (Ansa Foto)

Sono 104 i giorni in cui si sta combattendo in Ucraina. Inutile continuare a ribadire che la situazione non è assolutamente delle migliori dove le sirene, missili, colpi di arma da fuoco sono all’ordine del giorno. Specialmente a Mariupol dove non solo si combatte, ma la città sta avendo a che fare con un problema ben più grave, quello che riguarda la situazione sanitaria che sta causando non pochi problemi. La città, conquistata nelle ultime settimane dai russi, si sta diffondendo una vera e propria epidemia di colera.

Basti pensare che le forze russe stanno iniziando a mettere in quarantena alcune parti del centro urbano visto che si sta andando decisamente fuori controllo. La città è un vero e proprio inferno per tantissimi motivi. Il primo è che non c’è abbastanza cibo ed acqua per coloro che ci vivono. I corpi delle vittime dei rifiuti si stanno accumulando nelle città. A lanciare l’allarme ci ha pensato il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko: la città si sta preparando ad una epidemia di colera.

Ucraina, a Mariupol scatta l’allarme colera

Mariupol, scatta l'allarme colera
Mariupo, scatta l’allarme colera (Ansa Foto)

A quanto pare sono stati registrati già alcuni casi, proprio nelle parti in cui le strutture sono stati distrutti dai raid russi. Secondo quanto riporta il ‘Kyiv Indipendent‘ pare che le sepolture di massa e l’accesso limitato all’acqua potabile sta alimentando questo rischio. Già nei primi giorni del mese di giugno sono stati segnalati i primi casi. La situazione potrebbe peggiorare da un momento all’altro.

Il rischio che si possano diffondere malattie infettive è molto alto. Da non sottovalutare assolutamente, invece, la situazione della temperatura molto calda. L’aria calda potrebbe contribuire, in negativo. alla diffusione di queste malattie provocando non pochi problemi. Ci sono obitori nei centri commerciali ed anche sotto le macerie. Le discariche si trovano in mezzo alle città. Senza dimenticare che quasi 2000 persone, ogni giorni, fanno 5-6 ore di fila sperando di ricevere cibo e acqua da parte dei russi, ma quello che c’è non serve neanche a sfamare un quarto di loro.

 

 

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