Un fatto gravissimo, che segna il punto di fondo toccato dalla scuola pubblica, perché si è piegata a mettere al primo posto l’obbedienza cieca ad un governo che emana ordini illogici, sproporzionati, inutili e dannosi, senza tener conto del momento, della situazione.

Le conseguenze di cui nessuno parla

Le misure restrittive sin qui adottate, per il particolare equilibrio psicologico dei bambini, hanno prodotto importanti ripercussioni sul loro stato di salute fisica e mentale. Un’indagine dell’IRCCS Gaslini condotta su oltre 3.000 italiani con figli, ha evidenziato in oltre due terzi dei bambini l’insorgenza di problematiche comportamentali, quali aumento dell’irritabilità, disturbi del sonno e disturbi d’ansia, con gravità correlata in maniera statisticamente significativa con il grado di malessere dei genitori. Il pensiero comune degli psicologi è: “Da due anni mettiamo i bambini di fronte a emozioni mascherate, questo può avere implicazioni sia a breve che a lungo termine sul riconoscimento delle espressioni e le emozioni associate”, ma chi dovrebbe pensare di risolvere certe cose, sembra non rendersene conto e il ministro Speranza non riesce a citare un solo dato scientifico sulla efficacia delle mascherine a scuola, né sui benefici maggiori dei rischi. D’altra parte, esiste uno studio scientifico spagnolo svolto in ambito scolastico che dimostra che l’utilizzo delle mascherine non può avere nessun effetto sul contenimento del virus Sars-CoV-2.

Lo studio dell’OMS

L’OMS indica 11 potenziali danni o svantaggi delle maschere: auto-contaminazioni, cefalee, difficoltà di respirazione, di comunicazione, lesioni cutanee, falso senso di sicurezza, ecc, ai quali va aggiunto un ulteriore rischio potenzialmente serio: nei soggetti con infezione, ma asintomatici, la barriera meccanica rappresentata dalla mascherina riduce e limita l’eliminazione di virus (o di altri germi) che si stanno moltiplicando nelle vie respiratorie e causa una continua ri-inalazione degli stessi. Si genera così un circolo vizioso che aumenta la carica virale cumulativa.

Draghi a Sommacampagna Vr

L’ultimo affronto di Draghi

E per chiudere il cerchio, c’è l’ultimo paradosso di questo paese sempre più nemico dei bambini, è quello del “nonno” Draghi in mezzo agli scolaretti della scuola media Dante Alighieri di Sommacampagna, vicino Verona, loro tutti imbavagliati, lui bello e sorridente a volto scoperto per le fotografie di rito. Perché continuare allora ad accanirsi sui bambini? Perché non concedere questo piccolo gesto simbolico di togliere la mascherina, eppure, come sempre sono i simboli, importantissimo per quello che esprime e porta con sé? Quando è certo che nessuno crede più che la mascherina a scuola abbia un valore sanitario.