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Cronaca

Bambini troppo connessi: “Gravi danni al cervello, ecco il limite per l’utilizzo degli smartphone”

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Carlo Roscito

“Incantati” da video e immagini, si divertono con i più disparati giochi digitali. Sembrano accelerare i processi cognitivi, invece le loro capacità progressivamente rischiano di diminuire.

O meglio, possono svilupparsi in un modo ridotto. È ciò che succede, in alcuni casi anche in modo grave, ai bambini che passano troppo tempo davanti allo schermo della tv e dei vari smartphone-tablet fin dai primi mesi di vita.

Uno studio ha rivelato che è dannoso lasciare per troppo tempo i bambini davanti alla tv o con lo smartphone in mano (Pixabay)

L’allarme è stato lanciato dalla Shanghai Jiao Tong University, che attraverso il proprio studio ha provato a mettere in guardia i genitori e allo stesso tempo ha tentato di calcolare il “danno”. Il dato della ricerca è sconcertante: i bimbi sotto i 6 anni possono infatti avere fino all’8% in meno delle abilità intellettuali. Sotto osservazione 152 bambini, dai 6 mesi ai 6 anni, che sono stati divisi in tre gruppi diversi a seconda dell’uso dei media elettronici.

Il test con tre gruppi di bambini

I bimbi che utilizzano maggiormente gli smartphone possono avere un deficit di sviluppo cognitivo dell’8% (Pixabay)

Il primo con coloro che ne facevano un uso moderato (un’ora al giorno a 6 anni). Il secondo composto da soggetti che sono arrivati a 4 ore al giorno gradualmente. Infine il terzo, che ha iniziato fin dai primissimi anni di vita a utilizzare i dispositivi dalle 2 alle 5 ore fino a stabilizzarsi a un consumo medio di 2. I test hanno rivelato uno scenario preoccupante: chi faceva largo uso dei device digitali ha registrato capacità cognitive minori rispetto ai bambini che li impiegava in modo controllato. Ecco il riscontro: per i bimbi del secondo gruppo l’8,23% in meno delle abilità intellettuali rispetto a quelli del primo, 6,68% in meno invece per quelli del terzo (sempre rispetto al primo).

Memoria lavorativa e velocità nei ragionamenti

Gli esperti hanno detto: “Non c’è un’età giusta per l’utilizzo dello smartphone” (Pixabay)

Tra gli aspetti presi considerazione la memoria di lavoro, la velocità nei ragionamenti e la comprensione verbale. Non solo: il 2% dei soggetti più esposti presentava un rischio maggiore di soffrire di difficoltà psicologiche. Come se insieme allo schermo si spegnesse anche il cervello. Quindi, qual’è l’età giusta per dare uno smartphone a un bambino? “Non esista un momento preciso”, ha spiegato a Leggo Anna Maria Giannini, docente di Psicologia dell’ateneo romano Sapienza e psicologa dell’Ordine Psicologi del Lazio. “Un bambino può farlo anche da piccolo se monitorato e si limita però il tempo di uso. Bisogna favorire contemporaneamente anche il resto dello sviluppo, dalla conversazione con gli adulti alle attività sportive”.

 

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Carlo Roscito