C’è sicuramente apprensione per le condizioni di Marcell Jacobs dopo l’infortunio. Ecco come sta il campione olimpico di Tokyo.
Marcell Jacobs prosegue il suo recupero dopo l’infortunio accusato nelle scorse settimane. Il campione olimpico, come riportato dall’Adnkronos, nella giornata del 7 giugno si è sottoposto a degli accertamenti medici per capire meglio come sta andando il decorso dal problema muscolare.
“Gli esami – si legge in una nota della Fidal – hanno confermato il decorso positivo del processo di recupero dall’infortunio muscolare evidenziato nelle scorse settimane (distrazione-elongazione di primo grado), e in particolare sono stati confermati i tempi detti nella prima fase diagnostica“.
Si tratta sicuramente di una buona notizia in ottica Mondiale. L’atleta di Desenzano del Garda ha voglia di esserci nella competizione iridata e per questo motivo la speranza è quella di ritornare il prima possibile ad allenarsi per arrivare nelle migliori condizioni all’appuntamento clou della stagione.
Secondo le ultime indiscrezioni, Jacobs potrebbe tornare in pista nella giornata di lunedì 13 giugno. Un mese di allenamenti per recuperare la condizione in vista dei Mondiali di Eugene, in programma dal 15 al 24 luglio a Eugene, negli Stati Uniti.
Si tratta della prima competizione iridata da campione olimpico per Marcell e gli occhi saranno sicuramente puntati su di lui. L’avvicendamento, come abbiamo visto, non è stato dei migliori, ma prima dell’infortunio il ragazzo di Desenzano del Garda stava attraversando un buon momento di forma.
Ora ci sono 30 giorni per recuperare la condizione e competere per un posto sul podio in Canada. L’obiettivo non è semplice da raggiungere, ma Jacobs, già in passato, ha dimostrato di saper superare tutte le difficoltà.
I prossimi giorni, in questo senso, saranno fondamentali. Il conto alla rovescia per la competizione iridata è iniziato e Jacobs è pronto a riprendere gli allenamenti per arrivare nelle migliori condizioni all’appuntamento clou della stagione e magari dare una nuova delusione agli americani a distanza di un anno da Tokyo. Questa volta, però, in casa loro.