Andare prima in pensione? Ora è possibile

Ora è davvero possibile andare prima in pensione. Nelle prossime settimane, infatti, dovrebbe arrivare un nuovo decreto. I dettagli.

Nel giro di qualche settimana sarà possibile andare prima in pensione. Come riportato da Today, infatti, il Mise a breve pubblicherà un nuovo decreto per far entrare in vigore la legge 30 dicembre 2021 numero 234 che consente ai dipendenti di lasciare prima il proprio posto se l’azienda è in crisi.

Pensioni
Ora è possibile andare in pensione in anticipo: ecco i dettagli © Ansa

In questo periodo il lavoratore prende una indennità simile a quella della pensione. Quindi si tratta di una sorta di assegno provvisorio che si riceve almeno fino a quando non si ha tutti i numeri per smettere definitivamente di lavorare.

Si tratta, come detto in precedenza, di una misura che non vale proprio per tutti visto che è destinata alle piccole e medie imprese che sono in crisi. Inoltre, si tratta di un accordo volontario e serve anche l’intesa con i sindacati.

Il Mise prepara il decreto

Giorgetti
Il ministro Giorgetti è pronto a firmare il decreto: ecco tutti i dettagli © Ansa

Il Mise nei prossimi giorni pubblicherà il decreto per far entrare in vigore definitivamente il provvedimento. Per questa misura, che al momento ha una validità triennale, il Governo ha messo a disposizione un tesoretto di 150 milioni per il 2022, 200 milioni per il 2023 e la stessa cifra per l’anno successivo.

Nei calcoli fatti dalla maggioranza questa misura dovrebbe raggiungere potenzialmente più di 10mila lavoratori, ma naturalmente si tratta di numeri che dovranno essere confermati nei prossimi mesi e non si esclude un rifinanziamento in legge di bilancio se la richiesta sarà maggiore del previsto.

Ricordiamo che per usufruire del provvedimento bisogna essere arrivati a massimo tre anni dall’età pensionistica. Solo in questo caso si potrà firmare l’accordo e ricevere questa indennità fino al primo vero anno della pensione.

Si tratta di una misura che lo stesso Governo vorrebbe proporre alle aziende per consentire una maggiore assunzione dei giovani. Ma, almeno fino a questo momento, non si è riusciti a trovare un accordo e la discussione all’interno della maggioranza e con le imprese continuerà nei prossimi giorni.

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