Mogol durante un incontro con gli studenti all’Università del Molise critica la musica moderna. Ecco le sue parole.
Mogol ritorna a parlare su come la musica è cambiata negli ultimi anni e lo fa durante un suo incontro con gli studenti all’Università del Molise. “In questo momento la cosa più importante – ha detto il presidente della Siae riportato dall’Ansa – sono i follower e non il valore delle canzoni. Questo comporta il fatto che le persone non cantano più i brani come succedeva una volta“.
“Il fenomeno è dovuto principalmente ai social e alla tecnologia – ha aggiunto Mogol in questo incontro – perché una volta le canzoni venivano scelte direttamente dai disck jockey che erano professionisti. Ora anche nei grandi concorsi sono i follower a scegliere il brano e non si tiene conto della validità dei testi e della stessa musica“.
Il presidente della Siae nel suo intervento ha parlato anche della sua gioventù: “Non ero bravo a scuola. Ero molto preoccupato del mio futuro, ma ho reagito perché sapevo che tutto era nelle mie mani. Poi ho avuto anche tanta fortuna e questo lo devo ammettere perché è la verità“.
In questo incontro, quindi, Mogol ha criticato la musica moderna. Un modo che, almeno secondo lui, è troppo legato ai social e ai follower e meno ai testi e alle canzoni. Tutte cose che portano le persone a non cantare più i brani come succedeva una volta.
Il presidente della Siae, come abbiamo visto in precedenza, ha espresso anche le sue perplessità sulle grandi manifestazioni musicali di questi ultimi anni dove sono i social e i follower a decidere magari una vittoria o il successo di un brano invece che i testi oppure la musica.
Un cambio che è stato fatto soprattutto per convincere i giovani a seguire tutte queste kermesse musicali e difficilmente, almeno al momento, ci sarà un passo indietro da parte degli organizzatori.