Come si fa a prevenire il cancro? Tutto quello che serve sapere in merito a questa vicenda importante e che interessa un bel po’ di persone: dalla dieta mediterranea fino ad arrivare all’attività fisica
Novità in vista che arrivano direttamente dal ‘Fondo mondiale per la ricerca sul cancro‘ che ha aggiornato gli ultimi studi scientifici dedicati al rapporto tra alimentazione, stili di vita e tumori. E’ stata fatta una nuova lista di raccomandazioni da parte degli esperti per cercare di prevenire le malattie oncologiche e poter vivere a lungo una vita senza alcun tipo di problema. Il consiglio principale è quello di avere un normopeso, ovvero un ottimo indice di massa corporea. Come si ottiene? Calcolando il rapporto tra il peso dell’individuo in kg e la sua altezza in metri al quadrato. Quando il risultato va tra i 18,5 e 24,9 vuol dire che si è nella norma.
Cosa molto importante è mantenersi in forma svolgendo attività fisica. Anche se non si ha voglia di andare in palestra o altro anche una camminata veloce, mezz’ora al giorno, non può che farvi bene. Situazione dieta: basta che ci siano cereali integrali, verdura, frutta e legumi (ricche di “fitocomposti”). Se si segue una dieta mediterranea meglio ancora. Sono sconsigliati i “fast food“, volgarmente detti “cibo spazzatura” che comprendono: merendine (contenenti grassi, zuccheri e sale).
Carne rossa: non andrebbero evitate del tutto, ma almeno ridotte. La carne suina, bovina, capra, pecora, agnello e cavallo in genere. Si consiglia di non superare le tre porzioni a settimane. E’ preferibile consumare carne bianca. Le bevande zuccherate non fanno altro che aumentare e sviluppare sovrappeso ed obesità. Quando si è a tavola so dovrebbe bere solamente acqua e non bevande.
L’alcol, invece, dovrebbe essere assolutamente consumato. Magari un bicchiere di vino (125 ml) al giorno per le donne e due per gli uomini, ma non di più. In conclusione la situazione allattamento: per almeno sei mesi è consigliabile. Alcuni studi hanno confermato che le donne che allattano i figli fino a sei mesi hanno meno probabilità di sviluppare un tumore al seno.