I precedenti tra Cristiano de Andrè e la figlia Francesca sono noti a tutti. I due hanno più volte messo in piazza il loro difficile passato e ancora oggi non sono riusciti a trovare il modo di volersi bene e di rispettarsi come padre e figlia. Raggiunto dal Corriere della sera l’artista non ha esitato a parlare del rapporto che ha avuto con il padre e quello che ha oggi con i suoi eredi.
Cristiano de Andrè prime dichiarazioni sulle figlia Francesca
Come cantante per lui non è stato facile emergere, si è sempre sentito all’ombra del celebre papà e imporre il suo talento al pubblico è stato decisamente impegnativo. Fabrizio de Andrè voleva che il figlio facesse l’università e si iscrivesse alla facoltà di veterinaria ma per Cristiano la vocazione per la musica è stata sempre molto accentuata. Oggi è felice che i figli abbiano scelto strade diverse: “Per fortuna i miei figli hanno scelto altri campi lavorativi che non sono la musica e questo indubbiamente li ha agevolati“.
Cristiano ha oggi rapporti con tutti i suoi figli, sta costruendo un nuovo presente e insieme a loro sta provando a lasciarsi il passato alle spalle. L’unica con cui ancora oggi non riesce a comunicare e superare ogni ostacolo è Francesca che ha denunciato pubblicamente le ostilità passate e attuali che ha avuto con il padre. La giovane De Andrè ha denunciato qualche settimana fa di essere stata vittima di violenze domestiche, una dichiarazione che ha avuto un eco mediatico non indifferente.
Cristiano de Andrè: “Mi auguro che Francesca capisca un pò di cose”
Francesca ha intrapreso oggi un percorso di rinascita e di questo Cristiano è contento, ma fra loro le cose ancora non sono state superate. Il cantante è convinto che la figlia dovrebbe fare un lavoro su se stessa per comprendere meglio il contesto sociale in cui stiamo vivendo. Inoltre il cantante non condivide il modo palese con cui Francesca mette in piazza il suo privato:
“È un momento difficile per Francesca, lo è sempre stato. Mi auguro che riesca a capire un po’ di cose e a mettere la testa a posto. Purtroppo viviamo in una società dove oggi si può avere successo raccontando il peggio di se stessi. E questo forse è il punto più basso che abbiamo raggiunto.”
