La “SIM swapping” è solo l’ultima delle tante trovate che mettono a rischio i dati degli utenti Facebook, ecco di cosa si tratta
Secondo Adiconsum, l’associazione italiana in difesa dei consumatori, ora si è esposti alla cosiddetta “SIM swapping”, una tecnica di attacco hacker che consente di avere accesso al cellulare del legittimo proprietario e violare determinate tipologie di servizi online, come l’home banking, che usano appunto il proprio numero di telefono come sistema di autenticazione.
Stando alle stime di Adiconsum Verona, riporta veronasera.it, il numero di cellulare e l’indirizzo email di circa 36 milioni di italiani sarebbero finiti nelle mani sbagliate in seguito della violazione dei sistemi di Facebook. Una trovata che si unisce alle numerose vicende che già in passato hanno portato a truffe vere e proprie ed in alcuni casi anche salatissime. In merito a questo, recentemente il Garante Privacy ha chiesto al social di rendere disponibile ai consumatori un servizio che consenta di verificare se la propria numerazione telefonica o l’indirizzo email sono stati violati.
Truffe Facebook, Cecchinato: “Rischio elevato”
Sulla vicenda si è espresso Davide Cecchinato, presidente Adiconsum Verona: “Purtroppo il rischio è elevato e per nulla residuale, in passato abbiamo già affrontato un caso di truffa simile attraverso l’hackeraggio del telefonino. Per fortuna in quel frangente siamo riusciti a dimostrare la colpevolezza dell’Istituto di Credito e recuperare i 3000 euro sottratti al consumatore. Come ha recentemente ricordato il Garante Privacy tutti gli utenti interessati dalla violazione Facebook devono prestare particolare attenzione a eventuali anomalie connesse alla propria utenza telefonica: l’improvvisa assenza di campo in luoghi dove normalmente il cellulare ha ricezione potrebbe essere l’indizio che un criminale si è impossessato del nostro numero”.
“In tale caso – spiega Cecchinato – è consigliabile contattare immediatamente il call center del proprio operatore telefonico per verificare le ragioni del problema. Quindi appurare se terzi, fingendosi i legittimi intestatari dell’utenza, abbiano chiesto e ottenuto un trasferimento della numerazione su un’altra SIM. Da ultimo – chiosa il presidente – tutti gli utenti debbono diffidare di eventuali messaggi di testo anche se provenienti da persone conosciute, con i quali si chiedono soldi, aiuto o dati personali, perché potrebbe trattarsi di una truffa azionata da malintenzionati che si sono impossessati illegittimamente del numero di telefono”.