Sfidante bloccato nel traffico, kickboxer di 10 anni rifiuta medaglia e vittoria

Lo sfidante è rimasto bloccato nel traffico, il kickboxer dopo aver atteso il tempo necessario per regolamento rifiuta la medaglia e la vittoria a tavolino, attendendo l’avversario

Jesolo, kickboxer rifiuta vittoria a tavolino
Kickboxer rifiuta vittoria a tavolino (Ansa Foto)

C’è ancora speranza per l’umanità. In molti lo avranno pensato dopo che da Jesolo è arrivata una fantastica storia che ha tanto da insegnarci. Fa ancora più effetto se a trasmetterci dei valori importanti è un bambino di dieci anni. Il protagonista in questione si chiama Edoardo Ferrari ed è un campione di kickboxer. Il tutto si è verificato nella finale dei campionati italiani di Piacenza nella categoria ‘Young Cadet10-12 anni al limite dei 32 kg. Il piccolo, secondo il regolamento, vince la finale a tavolino poiché il suo avversario è rimasto imbottigliato nel traffico. Anzi, avrebbe vinto la finale.

L’avversario non si presenta sul ring ed i giudici premiano l’altro sfidante. Dopo la premiazione, però, Edoardo non ci sta e riconsegna la medaglia ai giudici: il suo obiettivo è quello di vincere proprio sul ring e non senza aver combattuto. Nonostante tutto l’atleta della ‘Yama Harashi‘ di Piacenza ha già vinto. Altro che ‘fair play’, un insegnamento di vita incredibile da parte di un bambino di dieci anni. Anche la ‘Federkombat‘ ha voluto sottolineare questo gesto facendo i complimenti al ragazzo.

Kickboxer rifiuta vittoria a tavolino e aspetta il suo avversario

Sono arrivate anche le parole di Edoardo che ha ammesso una cosa: l’idea di vincere a tavolino senza aver sudato non lo lo poteva soddisfare più di tanto ed è per questo motivo che ha deciso di restituire la medaglia e di attendere l’arrivo del suo sfidante. Non solo: ha mostrato anche umanità nel dire che di certo non era colpa del suo avversario se aveva fatto tardi.

Una notizia che è giunta anche al presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che ha voluto fare i complimenti al baby atleta per il suo gesto. La sfida, alla fine, c’è stata ed a vincere è stato ancora Edoardo. Già, perché la vittoria più importante, senza alcun dubbio, è stata quella di attendere il suo avversario in segno di rispetto. U  insegnamento sicuramente per tutti.

 

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