Omicron 5 più contagiosa, la scienza si interroga: ecco cosa sappiamo

Omicron 5, o sottovariante BA.5 è già al centro del dibattito scientifico: ecco cosa emerge dopo l’ondata di casi in Portogallo.

Un picco di casi in Portogallo, molte segnalazioni su una diffusione maggiore in Germania e prime segnalazioni in altre nazioni europee, fra cui l’Italia.

Covid omicron 5
Cellule umane invase dal Covid (AnsaFoto)

La sottovariante BA.5 pone gli scienziati davanti ad una sola domanda, ed è tutta relativa agli sviluppi che il virus potrebbe avere sui mesi invernali. Al momento un dato su tutti sembra chiaro. Pare infatti che “Omicron 5”, sia ancora più contagiosa rispetto alle recenti mutazioni, ma in sostanza sarebbe anche meno pericolosa. 

L’analisi dei primi casi lascia presupporre che la BA.5 possa essere “meno cattiva” dei ceppi che hanno messo in ginocchio il mondo, e per alcuni esperti potrebbe rappresentare una naturale evoluzione come per gli altri virus, che nella storia hanno sempre mostrato di “cambiare volto” per essere tollerati. Il tutto andrebbe a tradursi pertanto in una presenza stabile del Covid, destinato però a trasformarsi in un virus di certo più contagioso ma meno aggressivo.

Omicron 5: nuova ondata nei mesi freddi? Parlano gli esperti

Variante Portoghese
Covid, sotto la lente d’ingrandimento la variante BA.5

Restano quindi alcuni punti interrogativi su una possibile nuova ondata di contagi. La scienza in più occasioni ha invitato a non abbassare la guardia, sottolineando che il Covid non sparirà ma sarà meno aggressivo e probabilmente si trasformerà in un virus stagionale. Restano però i dubbi sul boom di contagi in Portogallo, trascinati dalla variante Sudafricana che sta prendendo piede in altre nazioni europee.

Al momento è difficile capire quale sia l’evoluzione, ma gli esperti indicano che su una minore gravità del virus ci sono evidenze importanti. Una buona notizia verrebbe da dire, spiegata anche da virologi e professori. Secondo Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di Microbiologia al Sacco di Milano, ascoltata da AdnKronos, le caratteristiche di BA.5 potrebbero rappresentare una coda pandemica.

Partendo da questa considerazione gli scenari porterebbero ad una crescita probabile di contagi, ma non a patologie gravi. Dello stesso parere il virologo Fabrizio Pregliasco, fermo nel ribadire che i virus non cambiano caratteristiche in modo drastico ed evidente, e che la contagiosità di BA.5 sembra maggiore ma la pericolosità del virus meno preoccupante. Una sorta di coda della pandemia quindi, che secondo la scienza potrebbe trasformarsi in una estate tranquilla e in un inverno in cui i contagi potrebbero crescere, senza però notizie troppo allarmanti sul fronte dei ricoveri e dei decessi legati al Covid.

 

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