Commercianti e studi professionali, Pos obbligatorio: cosa cambia?

Il Pos diventa obbligatorio non solo per i commercianti ma anche per gli studi professionali. Cosa succede a chi si rifiuta di essere pagato con la carta e soprattutto cosa cambia alla fine del mese? Tutte le informazioni che volete e dovete sapere in merito

Pos obbligatorio per commercianti e studi professionali
Pos obbligatorio per commercianti e studi professionali (Ansa Foto)

It’s the final Countdown‘, così direbbero un grande gruppo rock degli anni ’80’ come gli Europe. Anche se in questo caso manca sempre meno al conto alla rovescia. Ancora tre settimane e poi entreranno in vigore le nuove regole per quanto riguarda i pagamenti elettronici. Dal 30 giugno i commercianti e gli studi professionali dovranno avere obbligatoriamente il Pos per i pagamenti. Anzi, dovranno accettare i pagamenti con la “moneta elettronica“.

Questa è una delle novità che sono state introdotte nel decreto legge 36/2022 con il solo obiettivo di dare attuazione ad alcuni dati prefissati nel Pnrr, ovvero il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Questo decreto ha anticipato al 30 giugno le sanzioni per gli esercenti e per i professionisti che si rifiutano di essere pagati con il Pos. Il tutto inizierà a partire dal primo luglio di quest’anno.

Pos obbligatorio, tutto quello che serve sapere

Pos obbligatorio per commercianti e studi professionali
Pos obbligatorio, chi rifiuta il pagamento della moneta elettronica verrà sanzionato (Ansa Foto)

Il Pos dovrà essere obbligatorio per coloro che hanno attività di vendite per quanto riguarda prodotti e prestazioni di servizi, anche professionali. Dovranno dotarsi già dal 30 giugno del 2022 e non più dal 1 gennaio del 2023, del Pos e accettare pagamenti elettronici. Cosa succede se il commerciante non si adegua a questo tipo di decreto? Verrà applicata una sanzione amministrativa nei suoi confronti, pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento.

Obbligo di fatturazione elettronica da luglio 2022: riguarda soprattutto i soggetti aventi partita Iva che fino a questo momento non erano inclusi. Sono soggetti in regime di vantaggio e contribuenti in regime forfettario ed associazioni che nel periodo d’imposta precedente hanno conseguiti proventi non superiori ai 65mila euro.

 

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