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Tumore al colon, svolta straordinaria: un nuovo farmaco lo elimina totalmente

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Paolo Colantoni

Uno studio eccezionale evidenzia i passi avanti della scienza nella lotta contro i tumori al colon. Pazienti guariti e senza chemio

Una svolta importantissima che apre nuovi scenari nell’antica e sempre più intensa lotta contro i tumori. La scienza ha fatto passi avanti decisivi e continua a regalare nuove opportunità. Alcuni tumori, da sempre considerati tra i più aggressivi e difficili da combattere, potrebbero presto essere affrontati con nuove e più incisive tecniche.

Parliamo del tumore al colon. Uno dei più difficili da affrontare. La scienza ha studiato finalmente una nuova cura che ha dato i primi risultati positivi. A 12 persone è stato somministrato un nuovo farmaco, un anticorpo monoclonale che ha permesso di eliminare la lesione tumorale. L’anticorpo si chiama Dostarlimab ed è riuscito ad agire senza l’aiuto di altre terapie (chemio, radio, chirurgia), che erano previste ma sono state evitate: perché non c’era più motivo di eseguirle.

L’aspetto più importante è legato alla risposta che l’organismo ha regalato: i pazienti non hanno avuto nessun effetto collaterale grave. Lo studio è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine. I ricercatori hanno avviato uno studio prospettico di fase 2 in cui il dostarlimab in monoterapia, (l’anticorpo monoclonale anti-PD-1), è stato somministrato ogni 3 settimane per 6 mesi in pazienti con adenocarcinoma rettale di stadio II o III con deficit di riparazione del disadattamento. Un trattamento che originariamente doveva essere seguito da cicli di chemioradioterapia e chirurgia standard. I pazienti che hanno avuto una risposta clinica completa dopo il completamento della terapia con dostarlimab avrebbero proceduto senza chemioterapia e chirurgia. Ma non c’è stato bisogno di effettuarle.

Dodici pazienti hanno completato il trattamento con l’anticorpo e sono stati sottoposti ad almeno 6 mesi di follow-up. Tutti i 12 pazienti (100%; intervallo di confidenza al 95%, da 74 a 100) hanno avuto una risposta clinica completa, senza evidenza di tumore alla risonanza magnetica, 18 tomografia a emissione di positroni F-fluorodeossiglucosio, valutazione endoscopica, esame rettale digitale o biopsia.

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Paolo Colantoni