E’ scontro tra Mosca e Londra sulla pena di morte decisa dalla Russia per tre stranieri. I rapporti tra il Cremlino e l’Occidente sono sempre più tesi.
Alta tensione tra il Cremlino e l’Occidente dopo la decisione da parte della Russia di condannare alla pena di morte tre stranieri (due inglesi e un marocchino), che in queste ultime settimane si erano spostati in Ucraina per aiutare Kiev.
L’accusa nei loro confronti, come riportato da La Stampa, è quella di terrorismo per aver combattuto come mercenari. Una condanna che molti sembra essere un chiaro messaggio che Mosca ha voluto mandare all’Occidente: russi e filorussi non guardano in faccia a nessuno.
Ma, come detto in precedenza, ha aperto un nuovo braccio di ferro tra Mosca e Londra, con il governo inglese che ha parlato di “processo farsa per crimini inventati” per i suoi due militari e il marocchino. La tensione continua ad essere molto alta e il dialogo sempre più difficile.
La condanna, come detto in precedenza, sembra essere un chiaro messaggio che lo stesso Putin ha voluto lanciare all’Occidente. Da parte della Russia non ci saranno sconti e soprattutto nessuna apertura al dialogo se si continuerà con le sanzioni nei confronti di Mosca.
I rapporti sono sempre più tesi e sembra essere molto complicato, almeno per il momento, l’inizio di una discussione per arrivare ad una pace. Sicuramente nelle prossime settimane il quadro è destinato a cambiare visto che il Donbass sembra essere il punto di svolta di questo conflitto.
Mosca sta continuando a bombardare l’intera zona e l’esercito ucraino è sempre più in difficoltà anche se, almeno fino ad ora, sta resistendo. Vedremo come si svilupperà la situazione nelle prossime settimane e se Putin riuscirà, almeno stando alle previsioni fatte dal Cremlino, a conquistare il Donbass entro il 1° luglio. Successivamente lo stesso Zelensky potrebbe decidere di sedersi ad un tavolo per arrivare al cessate il fuoco visto che si troverebbe senza militari.