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Esteri

Ecco l’amante di Putin, che fine aveva fatto?

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Paolo Colantoni

Alina Kabaeva, l’ex ginnasta russa considerata l’amante segreta del leader sovietico, è tornata in tv. Cosa gli è successo?

Dall’inizio del conflitto in Ucraina era sparita dalle scene. Oggi Alina Kabaeva è tornata a mostrarsi in pubblico. L’ex ginnasta, conosciuta come l’amante segreta di Vladimir Putin, è apparsa nuovamente in pubblico. Il suo nome è tornato prepotentemente di moda nelle ultime settimane. In Patria nessuno ha mai avuto il coraggio di accostarla al leader del Cremlino. Ma il resto del mondo la conosce come la donna più vicina a Putin. Tanto da portare gli Stati occidentali a scelte drastiche nei suoi confronti.

La Kaeva è stata infatti inserita nella black list dell’Unione Europea. Pur non essendo mai stata ufficialmente accostata al presidente russo Putin, la sua vicinanza al leader del Cremlino ha portato l’Europa a inserirla nell’elenco delle persone sgradite. Da quel momento in poi la donna aveva fatto perdere le sue tracce. Oggi è tornata nuovamente in tv, partecipando ad una cerimonia a Sochi, nel Mar Nero, in una scuola ritmica, insieme ad una trentina di bambini. “Voglio esortare tutti a non arrendersi: raggiungi i tuoi obiettivi, non perderti d’animo”, ha detto la Kabaeva, intervistata durante la sua visita alla scuola.

Alina Kabaeva sarebbe da anni l’amante  di Vladimir Putin, al quale (secondo voci mai confermate ufficialmente) avrebbe anche dato due figli. L’ultima sua apparizione pubblica risaliva ad Aprile. Dall’inizio del conflitto in Ucraina, la  “Principessa invincibile”, era apparsa solamente in uno show televisivo. L’agenzia di stampa Moskovsky Komsomolets ha aggiunto che Kabaeva è apparsa “molto dimagrita e abbronzata. Ha parlato con i bambini in pantaloni bianchi, una camicetta a maniche lunghe lilla e un cardigan abbinato”. In Russia nessuno l’accosta a Putin, ma l’Occidente continua a sanzionarla, ritenendola molto vicino al Presidente sovietico. Il suo caso è stato oggetto di discussioni soprattutto in Svizzera, dove la donne risiede e dove secondo l’Unione Europea starebbe crescendo i figli dello Zar.

 

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Paolo Colantoni