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Politica

Viaggio Salvini a Mosca: il Pd all’attacco ma non solo

Published by
Daniele Magliocchetti

Dopo le parole dell’ambasciata russa in Italia, partono le critiche dei dem: “Non ci racconti la frottola che andava a lavorare per la pace”

Ritorna la polemica, ma stavolta peggio che mai. Del viaggio di Matteo Salvini a Mosca si era già discusso ampiamente settimane fa, ma dopo la precisazione dell’ambasciata russa e del pagamento del volo e del viaggio al senatore e ai suoi collaboratori, la bufera è aumentata a dismisura, soprattutto da parte degli altri partiti. La Lega nasconde “le gravi ambiguità che emergono, ogni giorno in modo più evidente, in merito al viaggio a Mosca programmato da Salvini”. E’ la presidente dei senatori dem Simona Malpezzi a suonare la carica del Pd contro il leader della Lega. Dopo le precisazioni dell’ambasciata russa in Italia sul viaggio (saltato) a Mosca (“abbiamo assistito Matteo Salvini e le persone che lo accompagnavano nell’acquisto dei biglietti aerei”), i parlamentari Pd hanno presentato il conto al segretario del Carroccio: “Non ci racconti la frottola che andava a fare la pace“.

Matteo Salvini (Ansa Foto)

Ma tutti i deputati e senatori dem sono sulla linea della capogruppo a palazzo Madama, uniti nel puntare il dito sull’ex ministro dell’Interno: “L’ambasciata russa conferma il viaggio di Salvini e gli incontri programmati. Confermano anche di avergli pagato loro il biglietto. Cosa andava Salvini a fare a Mosca a spese della Russia? Non ci racconti la frottola che andava a fare la pace“, scrive su Twitter la deputata Lia Quartapelle.

“Non si deve avere paura di un voto in Parlamento”

Debora Serracchiani ha espresso il suo cordoglio per la morte del 18enne © Ansa

I dem, tra l’altro, discutono del passaggio parlamentare del premier Draghi in programma il prossimo 21 giugno, quando i 5 stelle la maggioranza potrebbe spaccarsi sulla questione delle nuove armi da inviare a Kiev. “Noi pensiamo che non si debba avere paura di un voto in Parlamento. Il governo italiano ha agito in modo chiaro, sulla base di un mandato delle Camera anche all’unanimità e in un quadro europeo. Questa è la strada da seguire. Poi è ovvio che siamo in prima linea per il cessate fuoco e la trattativa“, ha detto capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani.

Sul fronte diplomatico, il Pd è impegnato con una pattuglia di suoi parlamentari (Enrico Borghi, Lia Quartapelle, Andrea Romano, Fausto Raciti) a Kiev nell’ambito di una missione parlamentare. “Il benvenuto sul suolo ucraino è il sibilo della sirena antiaerea. Sono le 2.30 della mattina del 9 giugno, e il treno viene fermato nella stazione ferroviaria di Leopoli“, scrive sulle sue pagine social Borghi a proposito del viaggio.

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Daniele Magliocchetti