Enea lancia l’allarme, mortalità a rischio aumento in due città italiane

Dall’ultimo report emanato da Enea non arrivano affatto buone notizie in merito. Mortalità a rischio aumento in due città italiane

Inquinamento, rischio mortalità aumenta
Inquinamento, il rischio mortalità in due città italiane è alto (Ansa Foto)

Purtroppo non arrivano assolutamente buone notizie per quanto riguarda la questione che riguarda l’inquinamento e non solo. A rivelare gli ultimi dati ci ha pensato un report emanato da Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile). I dati sono preoccupanti, specialmente per due città italiane molto famose e popolate come Milano e Roma. Il rischio mortalità, da qui al 2050, è in aumento. Rispettivamente dell’8 e del 6%.

Il tutto per via un effetto di una combinazione di temperature crescenti, dovute al cambiamento climatico e di concentrazioni di inquinanti nell’aria, come l’ozono ed il PM10. Questi dati sono stati pubblicati su ‘Science Direct‘.

Inquinamento, Milano e Roma città più a rischio

Inquinamento, rischio mortalità aumenta
Inquinamento, il rischio mortalità in due città italiane è alto (Ansa Foto)

Situazione Roma: secondo gli ultimi studi nella Capitale le alte temperature ed una concentrazione di ozono troposferico oltre i limiti potrebbero determinare un aumento della mortalità dell’8%, quasi 591 decessi l’anno nei mesi estivi. A spiegarlo ci ha pensato il ricercatore del Laboratorio inquinamento atmosferico, Maurizio Gualtieri.

Quest’ultimo ha voluto precisare che la città, avendo temperature miti ed un basso livello di umidità e alti livelli di ozono preoccupa e non poco. Non va meglio, invece, per Milano dove si trova in una delle aree più inquinate d’Europa proprio come la Pianura Padana, esposta a temperature fredde ed ha un tasso di umidità alto e con venti moderati.

Situazione Milano: la mortalità legata all’inquinamento sarà più alta nel periodo invernale per via delle temperature rigide, delle concentrazioni di Pm10 che supera la soglia giornaliera di 50 grammi per metro cubo fissata dalla Direttiva dell’Unione Europea sulla qualità dell’aria.

In molti, però, si domandano se ci sia una soluzione a tutto questo. In teoria sì, bisognerebbe solamente metterle in pratica. Ad esempio? Con politiche più rigorose in materia di qualità dell’aria e dal contrato al cambiamento climatico permetterebbero di ridurre il numero di decessi di almeno otto volte nella Capitale e di 1,4 nel capoluogo lombardo, rispetto al periodo che va dal 2004 al 2015.

Gestione cookie