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Sfregio a Putin e alla Russia: ecco cosa hanno fatto gli hacker

Published by
Paolo Colantoni

La Russia, che aveva minacciato di attaccare i sistemi di sicurezza dei Paesi europei, si è dimostrata fragile ed ha subito uno smacco

Un colpo basso giocato a Putin e all’esercito russo. Gli Hacker hanno colpito ed hanno provocato imbarazzi e danni (di immagine) al leader di Mosca. Violata una delle roccaforti (che sembrava praticamente inespugnabile) del Cremlino. La radio ufficiale dalla quale spesso Putin e i suoi collaboratori informavano la Russia sull’evoluzione dell’operazione militare in Ucraina.

Sulla radio russa Kommersant FM, per più di un’ora, sono stati irradiati dei brani patriottici ucraini e russi, che erano contro la Guerra. Una situazione che ha portato sgomento nella popolazione e nervosismo nel Cremlino. Tra i brani che sono stati messi in onda a ripetizione c’era il pezzo del gruppo russo Nogu Svelo, che si intitola “Non ho bisogno di una guerra”. Ma non è tutto. Oltre ai brani, prima dell’interruzione delle trasmissioni da parte dei pirati informatici, sarebbe stato irradiato un montaggio ad arte, realizzato dagli hacker e in cui si potevano ascoltare parole del Ministro degli Esteri Sergei Lavrov,  con alcuni spezzoni di dichiarazioni fatte nel corso del conflitto.

Tra degli slot musicali e alcuni slogan di Lavrov venivano mandati in onda anche parole a favore del nucleare come più volte accaduto in questi tre mesi e mezzo di conflitto. Qualcuno giura anche di aver ascoltato l’inno ucraino. Per la prima volta la Russia, che in questi mesi è stata molto attiva sul fronte tecnologico, minacciando diversi attacchi ai sitemi di sicurezza di diversi Paesi (Italia in primis), ha subito gli attacchi informatici, che l’hanno messa in ginocchio. Uno dei primi ad accorgersi di ciò che stava accadendo, è stato Christo Grozev, giornalista investigativo bulgaro, cheha twittato: “Ascolta finchè puoi”. Altri utenti, tra lo stupore generale, hanno ribadito: “Forse anche in Russia qualcuno ha una coscienza”. 

Mosca sta ora cercando di muoversi in anticipo per evitare nuovi problemi di questo tipo. Andrei Krutskikh, rappresentante speciale di Putin per la “Cooperazione Internazionale nel Campo, ha più volte ribadito come l’intelligence di Mosca sia troppo esposta e poco protetta agli attacchi informatici. Vediamo se ora cambierà qualcosa.

 

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Paolo Colantoni