Il tennista italiano batte l’inglese Murray in tre set 6-4, 5-7, 6-3, sfoderando una gran forma. Durante la premiazione una ragazza si sente male e Matteo si preoccupa
Matteo Berrettini trionfa a Stoccarda. Non era facile rientrare dopo due mesi per un infortunio e un intervento alla mano destra, rimettersi sotto a battere, scambiare e giocare per sette giorni di fila e vincere un torneo Atp 250, ma sempre un torneo importante che dà morale e soprattutto qualche punto dopo essere stato assente nel circuito per due mesi pieni.
Vince il suo terzo torneo Atp sul’erba, il secondo Stoccarda dopo averlo già vinto nel 2019. E, cosa da non sottovalutare, batte l’inglese Murray, uno specialista sull’erba in tre set, col punteggio di 6-4, 5-7 e 6-3, in due ore e quaranta minuti. Il suo è stato un rientro in grande stile, anche se per la verità non ha messo in mostra il suo miglior tennis e questo non può che promettere bene in vista del Queens, il torneo che ha vinto l’anno scorso, ma soprattutto per Wimbledon, dove, sempre l’anno scorso, era arrivato in finale battuto da Djokoivc.
Per tutta la settimana Berrettini ha messo in evidenza una delle sue armi principali, il servizio, ma deve lavorare e perfezionare il dritto e il rovescio sul corto, altri suoi colpi che fanno male, ma è normale essere un po’ indietro, visto che è rientrato proprio per Stoccarda, avendo appena una ventina di giorni di allenamento. Il suo è stato un ritorno in grande stile, visto quello che ha passato alla mano destra. “Ho faticato un po’ per ingranare e trovare il ritmo gusto, ma sono felice di esser rientrato e aver vinto un torneo come quello di Stoccarda a cui sono molto legato. Mi spiace per Murray che non era al massimo e gli faccio i complimenti, ma devo dire che anche per me sono stati tempi duri dopo l’operazione, ora sono felice e mi godo il successo“, ha detto Berrettini subito dopo la fine del match.
La finale non è stata bellissima, almeno nei colpi e negli scambi, ma sia Murray che Berrettini si sono dati battaglia mettendo in evidenza un buon tennis. Per entrambi c’è da carburare ancora un po’ per Queens e Wimbledon, con Murray che durante la finale ha avuto il suo bel da fare per contrastare i suoi soliti guai fisici, soprattutto al polpaccio e ginocchio che lo tormentano da anni. Ma Berrettini, pur soffrendo più del dovuto nel secondo set, alla fine ha avuto ragione e ha vinto meritatamente. Piccolo problema durante la premiazione, con una ragazza, una raccattapalle che per un colpo di sole si è sentita poco bene, Matteo Berrettini si è fermato e si è mostrato preoccupato e fino a quando tutto non è andato bene, lui non ha conitnuato a parlare.