Nations League, Caos in Grecia-Kosovo, razzi lanciati in curva e vola di tutto [VIDEO]

I padroni di casa vincono per 2-0, ma a causa degli ultrà ellenici succede di tutto sugli spalti tanto che Muriqi chiede a gran voce di “sospendere la gara”

Si è temuto il peggio dopo il settantesimo dell’incontro di Nations League tra Grecia e Kosovo. Gli ultrà greci al gol sono entrati in campo insultando i tifosi ospiti e da lì è capitato ogni cosa, con l’arbitro che è stato costretto a sospendere la gara per alcuni minuti. “Dobbiamo fermare questa partita“, continuava a urlare l’attaccante del Maiorca e di proprietà della Lazio Vedat Muriqi. Una situazione caotica in Grecia.

Il gesto
L’attaccante del Maiorca Vedat Muriqi mentre chiede all’arbitro di sospendere la gara (Facebook)

Una situazione senza precedenti si è registrata al 71° minuto, dove dopo il gol segnato dalla Grecia, la partita è stata interrotta per alcuni minuti, a causa di cori e attacchi  dei tifosi greci contro quelli del Kosovo, quando alcuni di loro sono entrati in campo, al momento della realizzazione del gol della Grecia. Si è temuto il peggio quando gli ultrà sono entrati sul terreno di gioco, costringendo il direttore di gara a fermare l’incontro.

I giocatori del Kosovo hanno protestato duramente per quanto successo in campo. L’Uefa ha aperto un’inchiesta

Il riscatto
L’attaccante del Mallorca Vedat Muriqi esprime la sua gioia dopo il gol (foto Getty Images)

Il problema sono stati i razzi lanciati nella curva dei tifosi del Kosovo. E si è creato un enorme pericolo perché alcuni posti dello stadio sono andati in fiamme e si è temuto per l’incolumità delle persone. Per questo tanti giocatori e l’intero staff tecnico si sono irritati per quanto è successo, tanto che alla fine della partita non si parlava d’altro che di quanto avvenuto sul terreno di gioco.

Quando l’arbitro ha deciso di interrompere la partita per alcuni minuti fino a quando la situazione non si è calmata, i calciatori del Kosovo sono stati visti in campo, a discutere con l’arbitro e altri funzionari. “Questo è calcio, non guerra. Se dobbiamo fermare questa partita, dobbiamo fermare questa partita di m..er.”,  si sentono nitidamente le parole di Muriqi, che cercava anche di tutelare i suoi tifosi presi quasi d’assalto dagli ultrà greci.

 

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