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Pizza Margherita, gli esperti non hanni dubbi: ecco quanto deve costare

Published by
Paolo Colantoni

Gli esperti hanno finalmente trovato un punto di incontro su un tema che sta a cuore a milioni di italiani. Quanto deve costare una margherita?

Si tratta di uno dei piatti che meglio rappresentano l’Italia nel mondo. Il punto di riferimento della nostra cucina, che abbina semplicità, gusto, sapore e l’esaltazione dei prodotti made in Italy. La Margherita è unica: la regina delle pizze italiane, capace di unire l’intero stivale, ma di dividerlo su un unico fattore: il prezzo. Quale deve essere il costo di una pizza che contiene semplicemente pomodoro e mozzarella?

Perchè in alcune regioni è elevatissimo, mentre in altre è super economico? Gli esperti hanno finalmente trovato un punto di incontro, concordando su un prezzo. Ma andiamo per ordine. La Margherita, come detto, è la pizza che meglio rappresenta la nostra cucina. E’ nata a Napoli nel 1889. Durante la visita a Napoli del re d’Italia Umberto I di Savoia, venne richiesto all’artigiano della pasta di raggiungere la famiglia reale nella sfarzosa reggia di Capodimonte. Il pizzaiolo Raffaele Esposito preparò allora una classica pizza rossa, a cui aggiunse della mozzarella e basilico. Il gusto piacque moltissimo alla regina, tanto che divenne il suo piatto preferito. Fu proprio lei a suggerire che i colori le ricordavano la bandiera Italiana.

Ma arriviamo al prezzo. Mentre in Campania la Margherita si può gustare al modico prezzo di 3 euro, in alcune pizzerie del centro e del nord Italia, si arriva anche a pagare dieci euro. Ma cosa pensano gli esperti? Per i pizzaioli professionisti, il giusto prezzo dovrebbe aggirarsi tra i 6 e gli 8 euro. Guglielmo Vuolo, uno dei più rinomati stilisti della pizza, 3 Spicchi Gambero Rosso da sempre, lavora a Verona e la sua pizza costa 7 euro. “Mia nonna e mio padre mi hanno sempre detto che margherita e marinara sono le pizze del popolo e devono avere prezzi bassi, per quanto possibile. Ammetto che anche il nostro ufficio comunicazione ci bacchetta, perché con 8 euro nessun cliente si lamenterebbe e la pizzeria avrebbe un sostanziale aumento di introiti ma, finché potrò, la margherita costerà 7 euro”.

Roberta Esposito, 3 Spicchi Gambero Rosso di Aversa, la fa pagare 6 euro. “Non può costare di meno se la fai seguendo criteri ideologici. Se decidi di usare solo farine di qualità, solo pomodoro San Marzano buono, solo fiordilatte di Agerola che non perde la consistenza in cottura, solo un olio extravergine che esalta tutti gli ingredienti, il costo lievita. In più penso che nel prezzo finale bisogni contare anche la professionalità di chi questa pizza la fa, il tempo trascorso a studiare di chi ci mette le mani in pasta e di chi lavora davanti a un fuoco”.

Vincenzo Capuano conferma la pizza a 6 euro: “Riesco a stare nei costi perché sono bravo a gestire la quantità di ingredienti. Il giusto fiordilatte, l’olio in un certo modo, un’esatta quantità di pomodoro. I prodotti di qualità costano, ad esempio l’olio lo pago circa 20 euro al litro, quindi è impossibile tenere i prezzi più bassi di così”.

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Paolo Colantoni