Arrivano altre rivelazioni che riguardano le condizioni di salute da parte del presidente Vladimir Putin. Dalla Francia ne sono sicuri: svelato il duro compito della sua scorta quando il leader del Cremlino va all’estero
La clamorosa indiscrezione arriva direttamente dalla Francia. A riportare la notizia ci ha pensato direttamente il quotidiano ‘Paris Match‘. Nelle ultime settimane si è parlato molto delle condizioni di salute da parte dell’uomo inquadrato in foto. In molti hanno sostenuto che Vladimir Putin nascondesse la malattia.
Anche se dalla stessa Russia ci hanno tenuto a ribadire che non era affatto così. Proprio una settimana fa, invece, la conferma ufficiale: il numero uno del Cremlino è gravemente malato. A confermalo sono state ben tre agenzie dell’Intelligence americana: la direzione nazionale dell’Intelligence, l’Aeronautica e l’agenzia di intelligence della Difesa.
Tutte confermerebbero la malattia di Putin e il fatto che il presidente sia sempre più “isolato“. Nel frattempo, però, arrivano altre notizie che riguardano la sua salute. Tanto è vero che se lo stesso Putin si reca all’estero per viaggi di lavoro viene seguito da una scorta. Anche quando deve fare i propri bisogni.
La stessa, infatti, è incaricata di raccogliere e mettere in una valigia i suoi escrementi corporei da portare e analizzare a Mosca. Motivo? Perché non dovevano essere lasciate tracce che possano dare informazioni sul proprio stato di salute. Sembrerebbe la scena di un film, ma a quanto pare dalla Francia sono convinti che sia proprio così. A parlarne di questa notizia, adesso, sono in molti.
Non si tratterebbe affatto della prima volta che si verificherebbe una cosa del genere. A quanto pare nel 2019, in Arabia Saudita, si era sentito parlare di questa vicenda. Secondo alcune fonti pare che questa missione sarebbe stata effettuata sotto il controllo di Fsb (non sarebbe altro che il servizio federale russo incaricato della sicurezza delle istituzioni russe).
Proprio nel paese del Medio Oriente si sarebbe verificato questo episodio da parte della scorta. Stesso discorso anche in Francia, due anni prima, precisamente il 29 maggio del 2017 durante la visita in cui incontrò Emmanuel Macron a Versailles.