Amministrative: il Pd resta in piedi, ma la vera vincitrice è Giorgia Meloni

Nonostante il risultato positivo del Pd di Letta, che ha ancora molta strada da fare nell’assestamento della sinistra per le prossime elezioni, un dato emerge chiaramente dalle amministrative: la vittoria di Giorgia Meloni, che guarda a Palazzo Chigi. 

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(Ansa)

Se per il segretario del Pd Letta i democratici sono il primo partito in Italia, le “vittorie” raccolte non bastano a governare, mentre dall’altro lato cresce il consenso attorno a Giorgia Meloni. Il campo di Letta non sarà mai infatti abbastanza largo da inglobare sia grillini che Calenda, di conseguenza i numeri non giovano dalla sua parte. 

I pessimi risultati di Conte fanno così presagire la vera vincitrice, anche a causa dello sgretolamento del Referendum promosso da Salvini. Si tratta di Giorgia Meloni, che guardando al risultato delle amministrative può solamente festeggiare, visto che è riuscita a superare la Lega quasi ovunque, anche al nord.

Meloni sopra Salvini in quasi tutti i Comuni

Uno slancio di certo inatteso, quello di una romana doc che acciuffa i consensi del settentrione e del suo voto pragmatico e imprenditoriale. Tanto dei veneti quanto di lombardi, liguri e piemontesi. Il passo in avanti di Meloni è così positivo tanto sul fronte della leadership del centrodestra, ormai a un passo dallo strapparla dalle mani di Salvini, quanto per ciò che riguarda l’idea di sedersi sullo scranno di Palazzo Chigi al seguito delle politiche del prossimo anno. 

Il vantaggio di Meloni era già chiaro fin dal primo pomeriggio in quasi tutti i Comuni andati al voto tra centro e nord Italia. Su sedici amministrazioni, la Lega era in testa solo in due. Alessandria, Cuneo, Genova, La Spezia, Gorizia, Lodi, Monza, Padova e persino Verona: la scelta è stata ovunque quella del “partito dei Patrioti”.

Anche nelle rosse Parma e Piacenza i numeri di Meloni sono buoni rispetto a quelli dei leghisti, come anche a Lucca o Pistoia. Frutto di uno studio politico portato avanti scientemente e in maniera costante dalla leader di Fratelli d’Italia, che non ha visto scivoloni politici negli ultimi mesi o anni, a differenza del suo avversario, tra magliette dei sindaci polacchi, incontri saltati con Putin e campanelli suonati nelle periferie bolognesi. Senza contare il sostegno al governo Draghi, vera arma in mano alla nuova leader della destra italiana. 

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