Catania, morte della piccola Elena: i terribili retroscena svelati dagli inquirenti dopo che gli stessi hanno interrogato la madre omicida
La citta di Catania è terribilmente scossa dalla notizia che è giunta poco dopo le ore 09:30 di questa mattina. Il corpo della piccola Elena è stato ritrovato, senza vita, a pochi passi da casa sua. A 600 metri dall’abitazione. La madre aveva inscenato tutto: non c’era stato alcun rapimento. La storia dei tre uomini (tra questi uno con il passamontagna ed armato) che aveva prelevato con la forza la bambina all’uscita dall’asilo non era assolutamente vera. Colei che le ha dato la vita l’ha uccisa.
Una scoperta agghiacciante da parte dei familiari della piccola che sono ancora sotto shock. Elena avrebbe compiuto cinque anni, avrebbe festeggiato con i suoi amici e cugini, ma non accadrà nulla di tutto questo. La madre, 23enne, ha confessato l’omicidio ai carabinieri dopo una lunga notta di interrogatorio. Troppe le cose che non tornavano ai militari che, alla fine, l’hanno fatta cedere e confessare di aver ucciso sua figlia. Pochi minuti fa gli stessi inquirenti hanno spiegato i dettagli dell’omicidio che sono a dir poco inquietanti.
Per il momento, alla madre, verrà notificato un fermo per omicidio premeditato. La madre continuava ad insistere su un presunto rapimento, ma non si è verificato nulla del genere visto che le telecamere hanno smentito subito questa storia. Durante il primo sopralluogo in casa sono arrivate le prime confessioni da parte della donna. Sul corpo della piccola hanno lavorato i medici legali che hanno trovato molte ferite da armi da punta.
E’ stata colpita più volte con un coltello alla regione cervicale e interscapolare. Dopo l’arrivo del suo avvocato la donna ha confessato l’omicidio, ma non ha saputo svelare il motivo. In questo momento l’abitazione è stata posta sotto sequestro. Continuano le indagini tra il dolore dei nonni e del padre (separato) che ancora non possono credere a quanto è successo alla loro piccola.