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Lavorino a Notizie.com: “Bambina uccisa nel Catanese? Tanti i punti da chiarire”

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Francesco Spagnolo

Il criminologo Lavorino in esclusiva a Notizie.com sulla bambina uccisa in provincia di Catania: “Dobbiamo capire molti aspetti che per ora non conosciamo”.

La vicenda della bambina uccisa dalla madre in provincia di Catania ha sconvolto l’Italia intera e non solo la provincia siciliana. La redazione di Notizie.com ha contattato il criminologo Lavorino per capire cosa ha portato la donna a compiere questo gesto.

Il criminologo Lavorino in esclusiva a ‘Notizie.com’ sull’omicidio della bambina in provincia di Catania (screenshot video Youtube)

Di questo caso per il momento si sa davvero poco – ha detto ai nostri microfoni Lavorino – per pronunciarci noi dovremmo conoscere il background della madre: se aveva già usato violenza nei confronti della bambina, i rapporti con l’ex compagno, il suo stato sociale”.

Bisogna capire molti aspetti che noi non conosciamo – ha aggiunto il criminologo – e non sappiamo neanche la metodica crimino-esecutiva nei confronti della bambina“.

Lavorino: “La madre non aveva attaccamento reale e affettivo nei confronti della figlia”

Lavorino ai nostri microfoni si sofferma sul possibile movente che ha portato la donna ad uccidere la figlia (screenshot video Youtube)

Il criminologo Lavorino ha sottolineato come “sicuramente questa madre ha dimostrato che non aveva attaccamento reale e affettivo nei confronti della figlia. E’ probabile che avesse una presenza di situazione di disagio di tipo reale o immaginario“.

Madri che uccidono i figli in questo modo – ha aggiunto Lavorino – sicuramente soffrono di disturbi depressivi che poi provocano questo distacco emotivo, che porta anche all’eliminazione della prole. Inoltre, può essere che la donna abbia subìto degli stress. Quindi bisogna conoscere assolutamente il background del genitore“.

Il criminologo si è soffermato anche sul possibile movente: “In questi casi è sempre del tipo illogico, espressivo-emotivo. Ora si deve vedere se la donne fosse violenta, se omettesse le cure nei confronti della bambina o ancora se si è voluta vendicare nei confronti dell’ex compagno. Bisogna sottoporla ad una perizia completa per comprendere sia la sua capacità di intendere e volere al momento del fatto che le motivazioni“.

Per ora non sappiamo molto poco – ha concluso Lavorino – e per esprimerci in un caso così delicato bisogna avere qualche informazione in più“.

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