Bambina scomparsa nel Catanese: drammatica svolta

Drammatica svolta nella vicenda della bambina scomparsa nel Catanese. Il corpo senza vita della bimba è stato rinvenuto pochi minuti fa dai militari.

La drammatica svolta nella vicenda della bambina scomparsa in provincia di Catania è arrivata nella mattinata di martedì 14 giugno. La madre, che inizialmente aveva denunciato un rapimento, è crollata davanti ai carabinieri e portato i militari dove aveva nascosto il corpo della piccola.

Carabinieri Catania
Drammatica svolta nella vicenda della bambina scomparsa in provincia di Catania © Ansa

Nessun rapimento, ma è stata la donna ad uccidere la bambina di quasi 5 anni e poi a nascondere il corpo senza vita a pochi chilometri all’appartamento. Ancora non si conoscono i motivi di questo omicidio e nelle prossime ore gli inquirenti proveranno a ricostruire meglio la vicenda.

La conferma della confessione della madre è arrivata direttamente dal procuratore di Catania, riportato da La Repubblica: “Purtroppo, è stato trovato il cadavere della piccola Elena, su indicazione della madre. Nel corso del lungo interrogatorio le avevamo contestato molte incongruenze“.

Dalla denuncia alla confessione: i passi della vicenda

Carabinieri
Le verifiche sull’auto della donna hanno smentito la prima versione © Ansa

Le ricerche della bambina sono partite nel pomeriggio di ieri quando la donna si era presentata in caserma e denunciato la scomparsa della figlia. Nel racconto la madre aveva parlato di tre uomini incappucciati, di cui uno armato, che si erano avvicinati alla loro auto e avevano portato via la piccola.

Una versione smentita sia dalle telecamere, che non avevano registrato nessuna presenza, che dalle verifiche della Polizia Scientifica sull’auto. Gli accertamenti, infatti, non hanno evidenziato tracce o impronte particolare.

Così, gli inquirenti hanno deciso di ascoltare ancora una volta i genitori e poco fa la confessione della donna dopo un lungo pianto. La madre ha portato i carabinieri sul posto dove ha nascosto il corpo senza vita della bambina.

Sono in corso tutti gli accertamenti del caso per cercare di ricostruire meglio la dinamica di quanto successo. In un primo momento, subito dopo aver fatto ritrovare il corpo della piccola, la donna si era chiusa in un silenzio profondo. Ma in questi minuti la madre di Elena è stata nuovamente interrogata ed ha confessato tutto dicendo solamente: “Non ero in me“. Non si conosce ancora la dinamica e il movente. La Procura, intanto, ha predisposto il fermo per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere.

Il racconto dalla nonna e della zia paterna

Carabinieri bambina Catania
I carabinieri stanno interrogando i familiari dei genitori della piccola © Ansa

Gli inquirenti stanno ascoltando anche i parenti dei genitori della piccola e, secondo quanto riferito da La Repubblica, al vaglio degli inquirenti c’è anche l’ipotesi di una vendetta della donna nei confronti dell’ex marito.

Lei voleva incastrare mio fratello – ha detto la zia di Elena – un anno fa fu accusato ingiustamente di rapina, ma poco dopo scagionato. Quando passò dal carcere ai domiciliari trovammo il biglietto con scritto: non fare lo sbirro, attento a quello che fai. A questo biglietto la madre di Elena ha fatto riferimento dicendo che avevano rapito Elena“.

E la nonna paterna ha aggiunto: “Non mi rispondeva mai alle chiamate. A un certo punto mi ha telefonato dicendomi che avevano rapito Elena e che gli uomini gli avrebbero riferito che questa sarebbe stata l’ultima cosa che avrebbero fatto a suo marito. Pare che gli uomini gli avrebbero detto, al telefono, che era già morta. I genitori si sono separati e la piccola non voleva andare via da casa. Un giorno la mamma, che aveva un atteggiamento autoritario e aristocratico, le steva dando botte e glia abbiamo dovuto togliere dalle mani”.

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