Silvio Baldini, negli ultimi giorni, è diventato un nome che si trova attualmente in tendenza. A distanza di anni si è preso una grande rivincita personale, portando la squadra rosanero in Serie B
Silvio Baldini si è preso la sua rivincita calcistica personale. A quanto pare non è stato per nulla facile, ma alla fine ce l’ha fatta ed è riuscito a togliersi una grandissima soddisfazione personale. Negli ultimi giorni non si sta parlando d’altro che della sua straordinaria impresa che, all’inizio di questa stagione sembrava tutt’altro che facile. La sua seconda esperienza a Palermo si rivela molto fortunata, rispetto a quella del 2003-04 terminata con un esonero da parte dell’indimenticato presidente Maurizio Zamparini.
Dopo anni in Serie B, Serie A ed anche Coppa Uefa (con il Parma nel 2004) ha deciso di rimettersi in gioco partendo dalla C. Lo ha fatto dopo sei anni. Nel 2017, quando decise di accettare con entusiasmo la chiamata della Carrarese dopo che si era allontanato dal mondo del calcio (ultima esperienza da manager con il Vicenza). Tanto è vero che in una intervista rilasciata alla ‘Gazzetta dello Sport’ rivelò che si accordo con il club, ma che non avrebbe ricevuto alcuno stipendio. Solamente bonus nel caso di una promozione ed una penale nel caso di esonero.
Con i toscani ci ha provato a portarli in cadetteria, ma una volta raggiunti i play off doveva inchinarsi dinanzi alla forze delle altre squadre. Poi le dimissioni ad aprile del 2021 (dopo che nel 2017 era alla Carrarese). Il 24 dicembre dello stesso anno viene chiamato dal Palermo e lì scrive la storia.
Anche se il suo nome viene accostato (specialmente) ad un famoso episodio che entrò nella storia del calcio. Sì, un bel calcione al sedere del collega Domenico Di Carlo. Era la prima giornata della stagione 2007-08. Il suo Catania fa visita proprio al Parma, sua ex squadra. Al minuto 85′ battibecco tra i due allenatori. Baldini (che subito dopo ammise di essere stato provocato) non ci pensò due volte e diede un calcio nelle terga al collega che, poco prima, lo aveva invitato ad allontanarsi dal campo riempiendolo di insulti. Quel gesto gli costò ben cinque giornate di squalifica.
Nell’ultimo periodo, però, a distanza di anni si è sentito parlare di lui in maniera positiva. E’ riuscito a riportare il Palermo in cadetteria. La tifoseria siciliana lo adora e continua ad omaggiarlo. Soprattutto per le due dichiarazioni post gara contro il Padova, nella finale play off per accedere in B: “Desidero trascorrere 5 minuti con la mamma dei miei figli, non chiedo di più. Non bisogna gioire solo perché ti danno una medaglia. Sono credente, questa vittoria ci insegna che se hai fede nulla è impossibile, tutto è raggiungibile. Con il lavoro quotidiano e il sentirsi un gruppo abbiamo superato le difficoltà, perché il destino ti mette alla prova, ma senza emozione non ci saremmo potuti allenare. Io sapevo sarebbe successo, lo sapevo“.