Coltelli e skate che volano a Milano Centrale, scena da far-west [VIDEO]

Gli agenti sono stati presi di mira da un giovane maghrebino che ha lanciato contro di loro uno skateboard colpendo un agente alla schiena

Scene di ordinaria follia a Milano. Prima una donna bulgara ha minacciato gli agenti con un coltello, poi un giovane magrebino durante il fermo ha lanciato uno skateboard contro i poliziotti del reparto Mobile di Padova. Per entrambi sono scattate le manette. L’episodio è avvenuto oggi pomeriggio, 14 giugno, davanti alla stazione Centrale di Milano. Gli agenti che presidiano l’area dello scalo ferroviario, guidati da funzionari del commissariato Garibaldi-Venezia sono intervenuti dopo la segnalazione di una donna in escandescenze e armata di coltello.

Il gesto
Alcuni agenti delle forze dell’ordine sono stati attaccati a Milano (notizie.com)

I poliziotti si sono avvicinati e hanno cercato di convincerla a gettare l’arma poi hanno chiesto l’intervento degli agenti del Reparto mobile di Padova, in servizio alla Centrale, che l’hanno circondata con scudi e manganelli e sono riusciti a metterla a terra e disarmarla. I video dei passanti con i telefonini Nelle fasi concitate, riprese da diversi passanti con i telefonini, il giovane magrebino, uno degli skater di piazza Duca d’Aosta, ha scagliato la tavola contro un poliziotto ed è stato a sua volta fermato a terra e immobilizzato dagli agenti.

“Una scena pazzesca e fuori dal mondo”

L'arresto
Le forze dell’ordine fermano l’uomo che ha lanciato lo skateboard (facebook)

È veramente sconcertante ciò a cui assistiamo in mezzo alle strade. Sempre di più, sempre peggio, sempre più inspiegabile e grave — denuncia Valter Mazzetti, segretario generale del sindacato Fsp Polizia di Stato —. Sarebbe ora di tornare a lavorare intensamente per diffondere la cultura della legalità e per chiarire le idee, soprattutto alle nuove generazioni, su chi sono i nemici e chi gli amici, su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, su ciò che è ammesso e ciò che non lo è”.

“E soprattutto – si chiede Mazzettisu cosa significa essere un poliziotto e sul perché svolgiamo questo lavoro. Nonché, ovviamente, è indispensabile stabilire pene più severe per chi aggredisce i poliziotti, per una chiara e non ambigua presa di posizione dello Stato. Perché davvero c’è gente fortemente confusa là fuori, e questo mette in pericolo tutti, noi e gli altri cittadini“.

 

Gestione cookie