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Cronaca

Coltelli e skate che volano a Milano Centrale, scena da far-west [VIDEO]

Published by
Daniele Magliocchetti

Gli agenti sono stati presi di mira da un giovane maghrebino che ha lanciato contro di loro uno skateboard colpendo un agente alla schiena

Scene di ordinaria follia a Milano. Prima una donna bulgara ha minacciato gli agenti con un coltello, poi un giovane magrebino durante il fermo ha lanciato uno skateboard contro i poliziotti del reparto Mobile di Padova. Per entrambi sono scattate le manette. L’episodio è avvenuto oggi pomeriggio, 14 giugno, davanti alla stazione Centrale di Milano. Gli agenti che presidiano l’area dello scalo ferroviario, guidati da funzionari del commissariato Garibaldi-Venezia sono intervenuti dopo la segnalazione di una donna in escandescenze e armata di coltello.

Alcuni agenti delle forze dell’ordine sono stati attaccati a Milano (notizie.com)

I poliziotti si sono avvicinati e hanno cercato di convincerla a gettare l’arma poi hanno chiesto l’intervento degli agenti del Reparto mobile di Padova, in servizio alla Centrale, che l’hanno circondata con scudi e manganelli e sono riusciti a metterla a terra e disarmarla. I video dei passanti con i telefonini Nelle fasi concitate, riprese da diversi passanti con i telefonini, il giovane magrebino, uno degli skater di piazza Duca d’Aosta, ha scagliato la tavola contro un poliziotto ed è stato a sua volta fermato a terra e immobilizzato dagli agenti.

“Una scena pazzesca e fuori dal mondo”

Le forze dell’ordine fermano l’uomo che ha lanciato lo skateboard (facebook)

È veramente sconcertante ciò a cui assistiamo in mezzo alle strade. Sempre di più, sempre peggio, sempre più inspiegabile e grave — denuncia Valter Mazzetti, segretario generale del sindacato Fsp Polizia di Stato —. Sarebbe ora di tornare a lavorare intensamente per diffondere la cultura della legalità e per chiarire le idee, soprattutto alle nuove generazioni, su chi sono i nemici e chi gli amici, su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, su ciò che è ammesso e ciò che non lo è”.

“E soprattutto – si chiede Mazzettisu cosa significa essere un poliziotto e sul perché svolgiamo questo lavoro. Nonché, ovviamente, è indispensabile stabilire pene più severe per chi aggredisce i poliziotti, per una chiara e non ambigua presa di posizione dello Stato. Perché davvero c’è gente fortemente confusa là fuori, e questo mette in pericolo tutti, noi e gli altri cittadini“.

 

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Daniele Magliocchetti