Bambina uccisa a Catania, Meluzzi: “Un fenomeno frequente. Sul movente…”

Lo psichiatra Alessandro Meluzzi è intervenuto a ‘Notizie.com’ sul caso della bambina uccisa in provincia di Catania: “Il sentimento materno può improvvisamente scomparire. Sul movente dico che…”.

Si continua ad indagare sull’omicidio della piccola Elena. La madre della bambina ha confessato di averla uccisa, ma sono ancora diverse le cose da chiarire e proprio su questi punti gli inquirenti vogliono provare a fare chiarezza. Tra i temi da accertare c’è anche il movente visto che, almeno fino ad adesso, non si è capito cosa ha portato la donna a compiere questo gesto.

Meluzzi
Meluzzi in esclusiva a ‘Notizie.com’ sul caso della piccola Elena (screenshot video Youtube)

Per provare a chiarire meglio quanto successo in provincia di Catania, la redazione di  Notizie.com ha contattato il noto medico psichiatra, psicologo, psicoterapeuta e criminologo Alessandro Meluzzi.

Purtroppo si tratta di un fenomeno molto frequente – ha detto Meluzzi ai nostri microfoni – dal caso Cogne ci sono stati più di 300 vicende simile e quindi possiamo parlare di un vero e proprio disturbo psichico“.

“Addirittura esiste una struttura dove queste donne vengono curate- ha aggiunto lo psichiatra –e quindi bisogna prendere atto che all’improvviso il sentimento materno scompare e accadono episodi simili. Ma in ogni caso non parlerei di perdita di capacità di intendere e di volere perché secondo me questa non se ne va definitivamente“.

Meluzzi a ‘Notizie.com’: “Non è affatto detto che ci sia un movente”

Madre Meluzzi
Meluzzi si è soffermato anche sulla confessione della madre (in foto) della piccola Elena subito dopo l’omicidio © Ansa

Meluzzi ai nostri microfoni si è soffermato anche sulla confessione della madre di Elena: “Difficile da dire se non era in sé nel momento dell’omicidio. Come detto in precedenza, difficile che la capacità di intendere e di volere scompare definitivamente. Quindi possiamo dire che in parte lei era consapevole del gesto. La denuncia? Si tratta di una reazione difensiva che accade sempre in casi come questi“.

Lo psichiatra ha parlato anche del presunto movente: “Non è detto che ci sia un vero motivo dietro l’omicidio. Solitamente il movente indica una lucida premeditazione e non sappiamo ancora se in questo caso ci sia stato. Sicuramente il gesto della madre può essere stato provocato da una questione di ostilità, ma la certezza non l’abbiamo“.

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