Lâattacco del quotidiano Libero al Pd romano e al sindaco Gualtieri: âPremiano con la residenza chi occupa la casa altruiâ.Â
Il problema delle occupazioni illegali a Roma non è certo una novitĂ , ma al contrario attraversa tutte le amministrazioni degli ultimi anni e ogni volta si ripresenta da capo, con approcci diversi. Lâultima âtrovata della sinistra capitolinaâ non è però andata per nulla giĂš alla destra, come spiega il quotidiano Libero.
In consiglio comunale infatti la giunta Gualtieri ha approvato una mozione con cui si prevede una deroga al âdecreto Renzi-Lupiâ in cui si vietava lâallaccio delle utenze a chi ha occupato abusivamente immobili e alloggi. Allo stesso tempo, lâamministrazione romana dispone la concessione della residenza a richiedenti asilo, stranieri soggiornanti in condizioni di vulnerabilitĂ e titolari di protezione internazionale.Â
âOggi abbiamo dato dignitĂ alle personeâ, ha dichiarato dopo il voto il primo firmatario Yuri Trombetti, del Pd. âFinalmente diamo lâopportunitĂ ai soggetti meritevoli di tutela di indicare la loro vera residenza, anche se è unâoccupazione. Roma ha fatto un passo avanti, saremo un esempio anche per altre cittĂ â, sono le sue parole.
La decisione però ha scatenato una dura rivolta da parte delle opposizioni. Le stime parlano di 12mila abusivi che beneficeranno di questa novitĂ , e âi piĂš maliziosi vedono anche, in prospettiva, un ipotetico vantaggio elettorale per la sinistraâ, spiega Libero. Con lâacquisto della residenza infatti queste persone potranno recarsi alle urne, ed è facile immaginare che voterebbero chi glielo ha permesso.
âSe si trattasse di proprietĂ comunali sarebbe una scelta politica, per quanto discutibileâ, afferma Andrea Bernaudo, presidente dei Liberisti italiani, a Libero. Ma in questo caso il rischio sarebbe, a suo dire, di togliere âai cittadini persino la libertĂ di possedere una casaâ. Mentre per Andrea De Priamo, di Fratelli dâItalia, in questo modo il Pd rischia, concedendo âindiscriminatamenteâ la residenza, di delegare âai centri sociali le politiche sulla casaâ.Â