L’omicidio della piccola Elena è solamente l’ultimo di una lunga serie. Andiamo a ripercorrere i più importanti infanticidi avvenuti in Italia.
La morte della piccola Elena ha riportato sulle pagine di cronaca il dramma degli infanticidi. Come ammesso da Meluzzi ai nostri microfoni, negli anni 2000 sono oltre 300 i bambini uccisi da un genitore, ma in questi ultimi periodi il fenomeno sembra essere aumentato.
La lunga striscia di questi omicidi è iniziata nel gennaio 2022 quando Samuele Lorenzi è stato trovato senza vita nella casa di Montroz. Omicidio commesso dalla madre Annamaria Franzoni, condannata alla fine a 16 anni (di cui 5 non scontati per buona condotta).
Qualche mese dopo in Valtellina a perdere la vita è stata una bambina di 8 mesi, messa nel cestello della lavatrice dalla madre. Questa striscia di infanticidi è proseguita a giugno dello stesso anno con la morte di Matteo e Davide, anche loro uccisi dalla madre.
Tra il 2003 e il 2004 sono tre gli omicidi che si ricordano. Il primo è avvenuto a Desio alle porte di Milano, con una donna che ha strangolato la figlia in un wc dell’ospedale. Il secondo a Lecco dove una 37enne ha ucciso i tre figli mentre a Vieste nel luglio 2004 una madre ha soffocato i figli.
Come detto in precedenza, sono diversi i casi di bambini uccisi dalla madre. E tra loro c’è quello di Loris Stival, il bambino trovato a 4 chilometri dalla scuola che frequentava. Per il suo omicidio è stata arrestata la madre Veronica Panarello che, come successo con la piccola Elena, aveva denunciato la scomparsa qualche ora prima. Ora sta scontando una condanna a 30 anni di carcere.
E se si ritorna indietro solo di qualche mese, a gennaio, un uomo di 40 anni ha ucciso con una coltellata alla gola il figlio di 7 anni nascondendo il corpo dentro l’armadio con il biglietto della confessione. E sempre nel Varesotto qualche settimana dopo un padre si è tolto la vita dopo aver ucciso i due figli. Un dramma dell’infanticidio che, come vediamo, non sembra avere fine…