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Sport

Steve Kerr, coach NBA, svela il segreto di Roger Federer

Published by
Mauro Simoncelli

L’allenatore dei Golden State Warriors rivela un curioso retroscena sul campione svizzero incontrato in una trasferta a Shanghai

Roger Federer è un tennista acclamato ed ammirato in tutto il mondo per via della classe immensa che da oltre venti anni mette in mostra quando disegna tennis sul campo da gioco. Nonostante sia ormai fermo da diverso tempo, Roger più volte viene citato e preso come esempio.

Roger Federer 20 slam vinti in carriera – Ansa foto

L’ultimo esempio ce lo ha regalato Steve Kerr, l’allenatore dei Golden State Warriors, che ricorda la visita del fuoriclasse svizzero alla squadra nel 2017, durante una trasferta a Shanghai, e cita un interessante paragone tra la sua superstar, Stephen Curry e l’ex numero uno del tennis mondiale.

E’ l’umiltà nei grandi campioni a fare la differenza

Kerr è impegnato in questi giorni a dirigere dalla panchina la squadra della baia di San Francisco nelle Finals NBA contro i Boston Celtics, e dopo aver visto disputare ancora una volta una grande partita al suo fuoriclasse assoluto, Curry, in conferenza stampa ha spiegato la differenza tra un giocatore normale e un campione assoluto: “Mi ricorda Roger Federer”, afferma spiegando poi nel dettaglio, “C’è una cosa che unisce questi due grandi campioni, e anche altri: la gioia con cui affrontano la routine del loro lavoro quotidiano”.

L’aneddoto dello strano incontro a Shanghai

E poi Kerr racconta di quando proprio i Golden State Warriors al completo, in trasferta a Shangai nell’ottobre 2017, ricevettero la visita del campione svizzero: “Qualcuno di noi gli chiese: Ma come fai a continuare a giocare in questo modo dopo 20 anni?”. La sua risposta fu semplicissima: “Amo la mia routine quotidiana”, disse. “Mi alzo, preparo la colazione ai miei figli, li accompagno a scuola, vado ad allenarmi e continuo ad amare la competizione. E ogni giorno, quando mi addormento, penso a che giornata meravigliosa ho appena vissuto”. Solo se ami così tanto quello che fai come nel caso di questi fuoriclasse assoluti, puoi continuare a lavorare e migliorare negli anni come hanno fatto loro. Con la stessa voglia e la stessa passione di quando hai cominciato e sognavi di diventare quello che sei adesso.

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Mauro Simoncelli