Il sindaco Gualtieri ieri ha emesso un comunicato: “L’incendio del Tmb non è solo un grave incidente, ma costituisce un danno significativo per il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Roma, su cui avrà inevitabili conseguenze immediate. Siamo già al lavoro per ricollocare quanto prima le quantità trattate dall’impianto danneggiato e indirizzarle su altri impianti di trattamento e sui successivi sbocchi“. Tra le prime iniziative prese dal Comune c’è stata la chiusura di asili nido e scuole dell’infanzia nel raggio di sei chilometri, come annunciato su Facebook dalla presidente del Municipio Roma XIII, Sabrina Giuseppetti.
Il rischio diossina resta alto e potrebbe portare il Comune a scelte clamorose. Ad esempio l’istituzione di una grande “zona rossa”, ad un chilometro di raggio dal luogo dell’incendio. Intanto per precauzione le autorità hanno chiesto alla popolazione di tenere chiuse le finestre. Oltre alla chiusura di asili nido, scuole materne e centri estivi saranno vietate le attività sportive all’aperto, il raccolto di frutta e verdura dai campi per una probabile zona di sicurezza grande fino a 6 chilometri.
Le raccomandazioni del Campidoglio
“Si raccomanda – fa sapere Palazzo Senatorio – a titolo precauzionale, alla popolazione presente nel raggio di un chilometro dalla zona dell’incendio di: non sostare nei pressi dell’area interessata dall’incendio; mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti; non utilizzare al momento i condizionatori d’aria; in caso di emergenza contattare il Numero Unico Emergenze 112 o la Sala Operativa h24 della Protezione Civile di Roma Capitale al numero verde 800 854 854 o al numero 06 67109200″.