Uno dei dirigenti del club nerazzurro conferma la prossima chiusura dell’affare: i tifosi possono iniziare ad esultare
Da sogno di mercato a possibilità più che concreta. L’Inter, che si è vista sfilare lo scudetto dal Milan nelle ultime giornate, si sta muovendo con forza per rinforzare il proprio organico in vista della prossima stagione. Dopo l’accordo con Dybala (trattativa ad un passo dalla chiusura), i nerazzurri sono vicinissimi ad un altro attaccante. Un’operazione tecnicamente straordinaria ed economicamente vantaggiosa.
L’Inter vuole riportare Lukaku a Milano. L’attaccante belga, tornato la scorsa estate al Chelsea, non si è integrato in Inghilterra e spinge per il ritorno in nerazzurro. Un’operazione che porterebbe indubbi vantaggi dal punto di vista tecnico (Inzaghi si ritroverebbe con un attacco super e la possibilità di alternare Lukaku, Lautaro, Dybala, Sanchez e Dzeko) ed economico. Lukaku tornerebbe infatti in prestito. In pratica nel giro di una sola stagione i nerazzurri hanno incassato oltre 120 milioni dalla sua cessione e avrebbero l’opportunità di riaverlo in organico con un esborso minimo. Quella che sembrava una semplice ipotesi, si sta trasformando in qualcosa di concreto, come confermato da Alessandro Antonello, amministratore delegato dell’Inter.
“Lukaku? C’è una grande volontà da parte del giocatore di tornare, però vanno analizzate la fattibilità economica-finanziaria e la risoluzione di alcuni problemi tecnici, ma di questo si dovrebbe parlare con Marotta. Entro il 30 giugno? Cercheremo di farlo nei tempi corretti”, ha detto Antonello margine della presentazione della Milano Jumping Cup 2022. “In questo momento è fondamentale coniugare due parole: competitività sul campo ma anche sostenibilità economico-finanziaria”.
Antonello alimenta le speranze dei tifosi nerazzurri, che sognano il ritorno del bomber, protagonista di due super stagioni con la maglia dell’Inter. “È il lavoro che stiamo facendo, tutte le scelte che il club farà sul mercato saranno sempre ispirate a queste due parole – ha proseguito -. Vogliamo essere competitivi sul campo ma dobbiamo anche rispettare dei paletti che anche l’UEFA sta fissando per il FPF, con le nuove regole che entreranno in vigore dal 2024/25. Tutto si può fare, tenendo in grande considerazione la sostenibilità finanziaria”.