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L’Italia chiude le porte alla Russia: ecco dove andranno i soldi dei turisti

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Paolo Colantoni

I turisti russi hanno scelto una nuova meta per le vacanze: addio ai laghi e le spiagge italiane: un volume di oltre 20 miliardi

C’erano una volta i luoghi di villeggiatura italiani pieni zeppi di turisti provenienti dalla Russia. Dai laghi del nord Italia alle spiagge sarde, i luoghi in cui oligarchi, o semplici cittadini russi si ritrovavano per passare le loro vacanze (e spendere tanti soldi) erano davvero tanti. Oggi, alla luce delle sanzioni imposte e al blocco dei beni, sarà un miraggio ripetere ciò che accadeva in passato.

Migliaia di turisti che provengono da Mosca e dintorni, sono stati obbligati a cambiare mete turistiche. Addio all’Italia e ai luoghi europei più famosi, ecco dove andranno in vacanza i cittadini che provengono dalla Russia. La meta turistica più ambita sarà la Thailandia. A dirlo è GlobalData, che ha analizzato i flussi di prenotazione che arrivano da tutto il Mondo. Il numero di vacanzieri russi in Thailandia aumenterà in modo significativo dagli appena 10mila arrivi del 2021 ai 435mila previsti quest’anno, anche per effetto dell’osmosi da altre destinazioni.

Una boccata d’ossigeno per le finanze del Paese. Il ministero del Turismo thai intende capitalizzare l’impennata della domanda turistica dalla Federazione, ora protagonista dell’attacco all’Ucraina, con un adeguato aumento di voli diretti, garantendo anche pagamenti con carta facilitati attraverso hotspot turistici. “La Thailandia riapre completamente i suoi confini ai turisti internazionali senza la necessità di un test Pcr negativo pre partenza. Inoltre, non pone alcuna restrizione alla Russia per effetto del conflitto. E i fattori contingenti, legati appunto alle preclusioni su mete Ue, probabilmente si combineranno per creare uno sbalorditivo aumento del 4.421% su base annua delle visite russe in Thailandia nel 2022″, ha dichiarato Ralph Hollister, analista di viaggi e turismo di GlobalData.

Il governo thailandese può esultare. Secondo le analisi degli esperti, la mole di denaro che rimpinguerà le casse del Paese sono enormi: il bacino turistico russo si tra i più importanti in termini di spesa: nel 2021, ancora in pandemia, questi viaggiatori hanno infatti speso oltre 22,5 miliardi di dollari in viaggi e turismo. Per questo il governo thailandese sta predisponendo misure burocratiche semplificate che possano favorire le transazioni economiche e quindi sistemi che agevolino i pagamenti dei russi dei vari servizi turistici in loco.

 

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Paolo Colantoni