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Cronaca

Incendio Malagrotta, Cerroni: “Gravissimo quanto accaduto, i romani fanno bene ad avere paura…”

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Carlo Roscito

“Era scritto e scontato finisse così”, parole del “re dell’immondizia” rilasciate al’Adnkronos sul disastro avvenuto a Malagrotta.

“Se un fiasco lo riempi di vino oltre il dovuto, alla fine il vino esce. Questo è quello che è successo nell’impianto di Malagrotta”. Manlio Cerroni, storico imprenditore dell’immondizia romana, ha così commentato il grave incendio avvenuto ieri.

Manlio Cerroni è soprannominato il “re dell’immondizia” (Youtube)

“Già sento dire Cerroni di qua, Cerroni di là. Cerroni non c’entra niente dal 21 settembre 2018, quando l’amministratore giudiziario mi faceva presente per iscritto di non presentarmi agli ingressi. Il motivo? Sarei stato messo alla porta evitandomi così una figuraccia epocale. Scrisse proprio in questo modo. Per questo Manlio Cerroni con Malagrotta non c’entra più niente dal 2018. Deve essere chiaro a tutti”. Cerroni continua: “Quanto è accaduto è gravissimo. Se fosse capitato quando c’ero io, dopo qualche ora ero già in carcere insieme a tutti i miei collaboratori. Invece visto che ha tutto in mano l’amministratore pubblico, che di queste cose capisce infinitamente meno del privato, allora amen. Io capisco che la gente abbia paura, purtroppo la gestione folle dell’immondizia a Roma è una cosa che si trascina da anni”.

Cerroni: “Con me queste cose non succedevano”

Le persone ora temono avvelenamenti da diossina, Cerroni prova almeno a scartare l’ipotesi dolosa: “Non ci credo, o meglio, non ci voglio credere. Certo, può accadere di tutto, ma non ci voglio nemmeno pensare. A parer mio – continua quello che è stato definito “il re dei rifiuti” – l’ipotesi del fiasco riempito anche quando era ormai strapieno, è l’unica plausibile. Voglio ripetere: le cose vanno gestite con professionalità, competenza e attenzione. Mi sembra evidente che questi tre dettagli non fanno al caso di Malagrotta”. Un’aggiunta:Sento dire cose folli sulla discarica che ha preso fuoco. La discarica non funziona più dal 2013, qui sono gli impianti gestiti male, per salvare Roma solo all’estero si possono mandare i rifiuti”.

E ancora, sempre all’Adnkronos: “Quando gli impianti vengono sovraccaricati di molta più roba prevista, quell’impianto scoppia ed è normale che poi possa accadere quel che è avvenuto. Il cdr è altamente infiammabile se non è trattato come si deve. Ora, rifletto, li avranno stoccati male? Ne avranno stoccati più di quanti potessero? Non lo so. Comunque è una cosa incredibile”. Cosa si può fare adesso? Si devono svegliare tutti. A Roma mancano 900 tonnellate di rifiuti al giorno che devono essere mandate lontano dalla Capitale. Se serve il termovalorizzatore di Gualtieri? Serve, certo che serve. Ma serve ben altro: ho scritto centinaia di lettere, ho messo in guardia tutti da tempo, ma siccome io sono Cerroni nessuno mi risponde”. Il commento finale: “Con me queste cose non sono mai successe. Ora che è potenzialmente a rischio la vita dei cittadini, vediamo se qualcuno si sveglia”.

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Carlo Roscito